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PERUGIA – E’ stato presentato stamani (martedì 5 maggio) ad Umbertide, presso il centro congressi dell’istituto di riabilitazione intensiva ‘Prosperius Tiberino’, il ‘Lokomat Pro’, un nuovo strumento ad alta tecnologia di natura robotica da applicare in campo clinico e, in particolare, nella riabilitazione motoria. Il macchinario, già presente e operativo da alcune settimane nell’importante centro di Umbertide, realtà all’avanguardia del Centro Italia, è l’unico presente nell’area di riferimento, assieme a quello dell’altra sede dell’istituto ‘Prosperius Tiberino’ di Firenze. Il ‘Lokomat Pro’ rappresenta un modo nuovo di fare riabilitazione motoria efficace nei risultati e nelle aspettative di recupero per i pazienti affetti da esiti di ictus cerebrale, di trauma cranico e di lesione midollare. Lo strumento migliora la mobilità dei pazienti e riduce il carico di lavoro dei terapisti consentendo progressi più rapidi per mezzo di un training regolare e ripetibile. I risultati si mantengono più a lungo nel tempo grazie anche alla possibilità di riproduzione dello schema del passo. Il macchinario, inoltre, consente il controllo in tempo reale e il monitoraggio dei parametri del passo e la riduzione dello sforzo fisico per i terapisti. “L’introduzione del ‘Lokomat Pro’ all’interno del nostro centro – ha spiegato Tito Filippo Rastelli, coordinatore sanitario dell’istituto Prosperius Tiberino – rappresenta una scommessa molto importante legata all’applicazione della riabilitazione robotizzata”. “L’istituto Prosperius Tiberino – ha sottolineato il direttore sanitario del centro, Marco Caserio – si è sviluppato nel corso degli anni lungo un’ottica volta ad un continuo ammodernamento delle strutture in uso. Il Lokomat Pro rappresenta per noi, in questo momento, un fiore all’occhiello, anche perché sono pochi i centri italiani che lo possiedono. Si tratta di un ammodernamento unico che, attraverso l’uso della robotica, ha permesso la realizzazione di un’apparecchiatura hi-tech che non andrà, però, a sostituire i lavoro del riabilitatore, ma solo ad affiancarlo riducendone così il carico di lavoro supportato in condizioni di normale attività”. “Il recupero – ha dichiarato Paolo Milia, medico neurologo e responsabile dell’area di ricerca dell’istituto Prosperius Tiberino - avviene in assenza di carico, e cioè attraverso una parziale sottrazione del peso corporeo, tale da facilitare il lavoro delle due strutture robotiche applicate agli arti. L’utilizzo del Lokomat Pro consente, quindi, dei progressi più rapidi attraverso una terapia regolare e ripetibile, una sorta di valore aggiunto alle apparecchiature già presenti nei centri di riabilitazione. Il tutto conduce a risultati maggiormente duraturi nell’arco temporale, grazie anche alla possibilità di riproduzione dello schema del passo”. “Questo tipo di strumentazione – ha infine concluso il responsabile dell’area di ricerca dell’istituto – dà la possibilità di controllare in tempo reale quella che è la terapia e quelli che sono i parametri del passo. L’attività di monitoraggio è un utile strumento non solo per il personale medico, ma anche per lo stesso paziente, che instaurerà con l’apparecchio un rapporto di feedback, in grado di fargli prender coscienza dei progressi compiuti attraverso la terapia, incoraggiandolo quindi a proseguire sulla stessa strada”. Il Lokomat Pro non potrà, però, essere applicato indistintamente a tutti quei pazienti che presentano problematiche legate all’apparato motorio. Ad esser interessate, infatti, saranno solo alcune classi di degenti, e cioè quelli affetti da patologie cardiovascolari, da sclerosi multipla, da lesioni spinali siano esse di natura tumorale o traumatica, o da patologie extrapiramidali, come ad esempio il morbo di Parkinson. Prima di esser soggetto alla terapia, infatti, il paziente dovrà esser sottoposto ad una corretta analisi clinica, che permetta la stesura di un’altrettanta corretta prescrizione medica. Condividi