SENNI.jpg
CANNARA - Il romagnolo Manuel Senni è il quattordicesimo vincitore del Memorial Manuel Baroni. Una vittoria conquistata con un gesto da navigato velocista, che gli ha permesso ai quattrocento metri finali di saltare i due atleti in maglia Esinplast Splendolini, l’ucraino Yaroslav Rubakha e Riccardo Stacchiotti, e tagliare braccia al cielo il prestigioso traguardo cannarese. La delusione è evidente sul volto di Riccardo Stacchiotti, che non è riuscito a trasformare in vittoria il generoso sforzo del compagno di colori Yaroslav Rubakha, il quale nell’ultimo chilometro ha guadagnato la testa del drappello dei cinque battistrada imponendo un elevato ritmo di gara, nel chiaro tentativo di evitare scatti e lanciargli la volata. Ai duecento metri, Rubakha, vincitore sabato a Ponte San Giovanni della crono valida per il bracciale del crono man umbro-marchigiano, si sposta, Stacchiotti lancia la volata, ma è sorpreso da un’irresistibile Senni. “Nel finale, nonostante il forcing di Rubakha, per lanciare la volata a Stacchiotti, ero sicuro di far bene. Ho terminato la salita con una buona gamba – continua Senni mentre i compagni di squadra gioiscono con lui – e sono arrivato agli ultimi quattrocento metri in coda al gruppetto. Poi ho lanciato la volata e sono riuscito a conquistare la mia prima vittoria stagionale”. La cronaca. In 109 prendono il via da Cannara per trasferirsi al locale cimitero e depositare un mazzo di fiori sulla tomba dello sfortunato Manuel Baroni. Si parte subito forte e già al settimo chilometro sette corridori allungano. Ma la gara si decide lungo le rampe della salita di Collemancio, sette chilometri da ripetere due volte, Andrea Canzonieri (Pratese Iperfinish), Roberto Ricci (Corridonia), Andrei Chiritoiu (Rinascita) iniziano la prima scalata con una decina di secondi vantaggio. I tre devono arrendersi al forcing di Alex Berti altro atleta della Corridonia, mentre anche l’umbro Alessio Finocchi della Gubbio Ciclismo Mocaiana, mette in evidenza le sue doti da scalatore, ma non riuscirà a riportarsi sul battistrada. Terminata la fuga di Berti, Manuel Senni si propone alla guida di un terzetto, completato dallo stesso Berti e Mattiacci. Il romagnolo al suo primo anno tra gli juniores, decide di fare il vuoto durante la seconda scalata della salita di Collemancio e vi riesce, si aggiudica il GPM, ma i tredici secondi conquistati sui più immediati inseguitori non sono sufficienti per coprire gli ultimi dieci chilometri in discesa e pianura in solitudine. Così a cinque chilometri dall’arrivo è raggiunto da Rubakha e Stacchiotti della Esinplast, dal compagno di squadra Gaia, Paolo Totò della Club Corridonia e Maurizio Mattiacci della Mengoni. Totò desiste negli ultimi tremila metri e i cinque si presentano all’ultimo chilometro per disputare la volata finale. Il resto è storia già narrata. ORDINE ARRIVO: 1 Manuel Senni (Sidermec Flli Vitali) che compie 109 km in 2ore 50’ alla media di 38,118 2 Riccardo Stacchiotti (Esinplast Splendolini) 3 Giovanni Gaia (Sidermec Flli Vitali) 4 Maurizio Mattiacci (Mengoni Usa) 5 Yaroslav Rubakha (Esinplast Splendolini) 6 Paolo Totò (Club Corridonia) a 1’ 7 Francesco Casale (Sidermec Flli Vitali) 8 Ivan Antonio Giglio (Club Corridonia Campania) 9 Gennaro Giustino (Picardi Sorrentina) 10 Andrea Corsi (Guazzolini Coratti) Condividi