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ROMA - A febbraio l'occupazione nelle grandi imprese ha registrato una variazione negativa dell'1% al lordo della cassa integrazione guadagni e del 3,2% al netto della cig, rispetto allo stesso mese del 2008. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che l'indice depurato dagli effetti della stagionalità ha segnato un calo rispetto al mese precedente dello 0,2% al lordo della cig e dello 0,6% al netto dei dipendenti in cig. Nel confronto tra la media degli ultimi tre mesi e quella dei tre mesi precedenti, fa inoltre sapere l'Istat, si e' registrato un calo dello 0,2% al lordo della cig e dell'1,3% al netto della cig. Tornando ai dati di febbraio, a pesare e' soprattutto l'andamento dell'occupazione nelle grandi imprese dell'industria. L'indice ha infatti registrato, al netto della stagionalita', una variazione congiunturale, rispetto al mese precedente, di -0,4% al lordo della cig e di -1,3% al netto della cig. In termini tendenziali, la diminuzione e' del 2,0% al lordo dei dipendenti in cig e dell'8,0% al netto della cig. Quanto alle grandi imprese dei servizi, l'indice ha registrato (al netto della stagionalita') una variazione congiunturale rispetto al mese precedente di -0,3% sia al lordo, sia al netto della cig. Rispetto a febbraio 2008, la variazione degli indici grezzi e' stata di -0,5% al lordo della cig e di -0,7% al netto della cig. LAVORO: ISTAT, RETRIBUZIONI GRANDI IMPRESE FEBBRAIO -2,7% ANNO La retribuzione lorda per ora lavorata nel totale delle grandi imprese ha registrato a febbraio un aumento congiunturale (al netto della stagionalità) dell'1,2% rispetto al mese precedente ed un calo tendenziale, misurato sull'indice grezzo, del 2,7%. LAVORO: BOOM ORE CIG A FEBBRAIO, +320% IN UN ANNO A febbraio l'utilizzo della cassa integrazione guadagni nelle grandi imprese è stato pari a 34,5 ore per mille ore lavorate; il ricorso alla cig è aumentato di 26,3 ore per ogni mille lavorate in termini tendenziali. In totale, si tratta di un incremento del 320% su base annua. INFLAZIONE: ISTAT, AD APRILE +1,3%, RISALE DOPO 7 MESI L'inflazione ad aprile e' salita all'1,3%, dall'1,2% di marzo, su base annua. Lo comunica l'Istat, nella stima preliminare, aggiungendo che su base mensile i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3%. A livello tendenziale, il dato segna il primo rialzo, per quanto marginale, dopo sette mesi di tendenza al rallentamento. L'inflazione di fondo, depurata da alimentari ed energetici, ha registrato ad aprile un incremento tendenziale del 2% (dall'1,9% di marzo); anche al netto dei soli energetici, l'incremento annuo e' stato del 2% (dall'1,8% di marzo), fa inoltre sapere l'Istat. Sempre in base alla stima provvisoria, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (l'Ipca, che viene calcolato considerando anche riduzione temporanee dei prezzi, come sconti e saldi) registra nel mese di aprile una variazione di +0,6% rispetto al mese precedente e una variazione di +1,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Sulla base dei dati raccolti, gli aumenti congiunturali piu' significativi dell'indice per l'intera collettivita' si sono verificati per i capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,1%), Trasporti (+0,9%) e Comunicazioni (+0,4%); variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Abbigliamento e calzature e Istruzione. Variazioni negative si sono invece verificate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (-0,5%) e Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,2%). Gli incrementi tendenziali piu' elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+5,1%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,7%) e Altri beni e servizi (+2,6%). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (-2,2%) e Comunicazioni (-1,2). Condividi