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FOLIGNO – Una tre giorni dedicata all’architettura di Massimiliano e Doriana Fuksas: dal 24 al 26 aprile Foligno vedrà l’inaugurazione di una Nuova Chiesa in via del Roccolo. Il programma prevede per venerdì alle ore 11 a Palazzo Trinci la trasmissione in diretta su maxischermo della Nuova Chiesa, si prosegue nel pomeriggio alle ore 16,00 con il convegno dal titolo “L’architettura nel sacro”. Sabato alle ore 17,00 e domenica  alle ore 11,00 sono in programma visite guidate alla chiesa in via del Roccolo. L'evento è stato promosso dal Comune e dalla Diocesi di Foligno, in collaborazione con l'associazione Oicos Riflessioni. La chiesa situata nei pressi del nuovo ospedale, si inserisce in un piano di edilizia nazionale, voluto dalla Cei e prevede la realizzazione di tre chiese dislocate una al nord presso la diocesi di Modena, l'altra al sud nel Comune di Catanzaro e la terza a Foligno. Gli organizzatori dell’evento vogliono cogliere questa occasione per porre al centro della discussione pubblica un grande tema: la contemporaneità e le forme con cui questa esprime il sentimento religioso. La chiesa di Foligno è costituita da due parallelepipedi inseriti l’uno nell’altro, slanciati verso l’alto, è sospesa di un metro rispetto al terreno ponendo l’attenzione sul senso di verticalità. Una serie di fasci di luce attraversano e legano tra loro i due elementi e le intersezioni prodotte, creando una serie di aperture che portano la luce all’interno dell’aula, identificando così anche la struttura portante dell’edificio. I fasci di luce sono indirizzati verso gli elementi principali dell’aula: l’Altare, l’Ambone, la Sede di chi presiede e il Fonte battesimale. Il primo volume, quello esterno, è di cemento armato trattato a cera, mentre il secondo è di cemento cellulare attraversato da raggi di luce provenienti da punti diversi. Le navate laterali sono attraversate verticalmente da una struttura che sostiene a mezz'aria il cubo interno. L’esterno dell’edificio, come un monolite, si contrappone ad un interno più leggero, disegnato dalla luce. L’ingresso alla chiesa è una passerella, un ponte, così da evitare l’inserimento di una gradinata e sottolineare il ruolo del sagrato. E’ un taglio orizzontale su un lato del parallelepipedo esterno, una simbolica fessura, un contatto con l’interno. Condividi