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PERUGIA – Scadranno il 15 maggio i termini per richiedere gli indennizzi e i contributi per l’annualità 2009 previsti dal Piano di Sviluppo rurale dell’Umbria 2007/2013. A fare domanda, sulla base delle misure 211, 212, 214 e 215, potranno essere gli agricoltori di zone montane e di aree svantaggiate non montane dell’Umbria, le aziende e gli imprenditori agricoli che si interessano di agricoltura integrata e biologica, di specie animali a rischio, di allevamento di razze suine all’aperto e del miglioramento dei metodi per allevare suini e bovini. Più in particolare, le Misure 211 e 212 (che hanno l’obiettivo di compensare gli agricoltori della perdita di reddito e dei costi aggiuntivi dovuti agli svantaggi naturali), vogliono contribuire alla tutela delle risorse naturali disponibili, mantenere e promuovere metodi di produzione agricola rispettosi dell'ambiente, favorire la permanenza della popolazione rurale, garantire un utilizzo continuato delle superfici agricole e favorire una zootecnia attuata con metodi estensivi. Per la prima Misura sono previsti aiuti di 200 euro ad ettaro di “Sau” (Superficie agricola utilizzata) destinato a colture annuali arboree specializzate e di 120 euro per ogni ettaro di “Sau” riservato ad altri usi dei terreni, come pascoli, prati permanenti e altre colture arboree non specializzate. Per la seconda Misura sono previsti, invece, contributi di 100 euro ad ettaro per le colture annuali o specializzate e 60 per un uso diverso dei terreni. Entrambi i bandi sono rivolti ad agricoltori, singoli o associati, a enti pubblici o di diritto pubblico che gestiscono a titolo esclusivo terreni agricoli in qualità di proprietari, usufruttuari o affittuari. La Misura 214, relativa ai pagamenti agroambientali, intende al contrario proseguire il processo di sensibilizzazione degli agricoltori verso i temi dell’ambiente e della salvaguardia delle risorse, attraverso alcune azioni come la tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche, la conservazione della biodiversità, la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e la difesa del suolo. Gli aiuti oggetto del bando riguardano l’introduzione e/o il mantenimento di metodi di produzione integrata a minore impatto ambientale attraverso la razionalizzazione, la riduzione e l’ottimizzazione dell’impiego di fattori produttivi, soprattutto chimici, con effetti positivi sull’ambiente e sulla salute di operatori e consumatori. Non mancano sostegni per incentivare l’introduzione di metodi di produzione biologica e per la salvaguardia delle razze animali a rischio di abbandono. I contributi per i metodi di produzione integrata sono di 350 euro ad ettaro per le colture ortive, di 500 per quelle ortive con tecnica irrigua a goccia, e di una cifra che va dai 170 ai 120 euro per i seminativi e il tabacco “bright”, di 350 euro per il “tabacco “bright” e il mais coltivati con tecnica irrigua a goccia, mentre per la vite e i fruttiferi sono previste somme che oscillano dai 480 ai 215 euro ad ettaro. Per quanto riguarda la produzione biologica, i finanziamenti saranno corrisposti sulla base degli ettari oggetto di coltivazione e delle colture praticate nell’ambito dei seguenti limiti: cereali e oleaginose da 150 a 216 euro; tabacco con sistema di irrigazione a goccia da 410 a 426 euro; mais da 140 a 180 euro; mais con sistema di irrigazione a goccia 500 euro; leguminose da granella da 140 a 180 euro; vite e fruttiferi da 500 a 720 euro; olivo dal 270 a 525 euro. La tutela delle razze animali a rischio di abbandono riguarda la “sovrassisana” e l’“appenninica” (ovini), il cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido, il cavallo maremmano, il cavallo murgese, l’asino sardo e l’asino di Martinafranca per gli equidi, la “cinta” senese (suini) e la “girgentana” per i caprini. I contributi sono di 130 euro per gli ovicaprini, di 125 per gli equini e di 120 per suini. A richiederli possono essere gli imprenditori e gli enti pubblici o di diritto privato limitatamente ai terreni gestiti direttamente. La Misura 215, infine, è volta a migliorare le condizioni di igiene e benessere degli animali nelle aziende zootecniche suinicole e di bovini attraverso il finanziamento di azioni che introducano metodi di allevamento all’aperto per i suini e all’adozione di tecniche estensive con libertà di pascolamento delle mandrie, con lo svezzamento naturale dei vitelli, per l’allevamento bovino con la linea vacca-vitello. Destinatari degli aiuti sono gli imprenditori che si impegnano ad introdurre e mantenere per almeno 5 anni uno o entrambi i metodi di allevamento previsti. L’importo dei premi è di 250 euro a capo (per ciascun anno) per la prima azione e di 120 per la seconda. Per ulteriori informazioni consultare il sito della Regione Umbria (www.regione.umbria.it) alla voce “Bandi”. Le domande vanno formulate via internet utilizzando i modelli messi a disposizione da Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, sul portale www.sian.it. Condividi