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Massimo Luciani ci scrive: "Salve, Ho raccolto i dati dei vari terremoti succedutisi a partire da Gennaio nella zona dell'Aquila. Se riportati su un grafico i dati sulla magnitudo, mostrano a mio giudizio aspetti molto interessanti e svelano alcune lacune e responsabilità che penso debbano incominciare ad uscire fuori. Dall'analisi dei dati e del grafico si può infatti vedere chiaramente l'aumento progressivo della magnitudo degli eventi in successione a partire dal 18 Gennaio. Si osserva anche una breve tendenza in calo a partire dal 30 Marzo che potrebbe aver condotto fuori pista, dal punto di vista analitico, i sismologi. Ma è anche vero che vista la tendenza del periodo precedente ci si poteva aspettare un evento ancora più forte dei precedenti, che avevano raggiunto al massimo il 4° grado della scala Richter. Comunque dal 1 di Aprile i terremoti erano ripresi in rapida fase ascendente fino alla notte tra il 5 e il 6 Aprile in cui si è verificato il primo evento catastrofico (MI 5.8). Inoltre se si prendono in considerazione gli altri eventi catastrofici accaduti in Italia, l'ultimo quello dell'Umbria-Marche del '97, si può osservare che la genesi e lo sviluppo dell'intero processo è sostanzialmente sempre lo stesso: serie di piccoli movimenti sismici in successione fino a quelli di portata distruttiva e successivi cosiddetti fenomeni di assestamento. Sia chiaro che io non sono ne un sismologo, ne geologo ne esperto in materia. Sono un semplice naturalista (se così posso definirmi) che cerca di guardare con occhio scientifico lo svolgersi degli eventi naturali. I dati che ho raccolto però sono veri e disponibili sulla rete e sicuramente si possono trovare da qualsiasi esperto che penso possa informare chiunque e meglio di me, di quanto accaduto. Le mie sono dunque semplici osservazioni da profano, da cui però si può dedurre facilmente che i sismologi e gli esperti della Protezione Civile e del INGV potevano prevedere un evento sismico di portata superiore e devastante rispetto a quanto si era verificato fino al fatidico 6 Aprile; con ciò, che gli stessi potevano allertare e informare adeguatamente le istituzioni e la popolazione quantomeno su un possibile e concreto rischio per la persone. Potevano altresì giungere ad avviare un programma in tempi brevi di verifica sugli edifici più a rischio e predisporre la loro evacuazione. Potevano infine preparare la macchina organizzativa di soccorso in modo da attivarsi nell'arco delle 24 ore per garantire a tutti ricovero, riparo etc...etc..lascio a voi altre considerazioni di carattere politico (tipo la strumentalizzazione di stampo buonista che sta facendo la destra non solo a scopo elettorale, ma soprattutto per cancellare le proprie responsabilità)". I dati li potete trovare a questo link: http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/index_web_cnt.php?year=2009&month=04&m... Condividi