tabacco.jpg
PERUGIA - Forte preoccupazione e' stata espressa dai produttori di tabacco dell'Umbria riuniti questa mattina in Regione. Le associazioni aderenti ad Interbright hanno denunciato i rischi a cui potrebbe andare incontro il comparto che occupa circa 5100 lavoratori se venissero tagliati, come da tempo annunciato, i contributi europei. ''Se dovesse cessare la produzione umbra ed italiana, si fumera' esclusivamente tabacco importato, con il solo risultato di aver creato ancora piu' disoccupazione e pericolo per la salute'' ha dichiarato Oriano Gioio, presidente di Interbright Umbria. Nella regione operano 642 aziende che coltivano oltre 7.500 ettari sviluppando una produzione lorda vendibile di circa 80 mln di euro. I produttori del tabacco chiedono il sostegno di Governo e Regione per la conferma dei contributi europei e per utilizzare almeno il 50 per cento dei fondi della dotazione finanziaria dei Piani di Sviluppo Rurale destinata alla ristrutturazione o riconversione delle zone tabacchicole. Sviluppi positivi sono stati annunciati durante l'incontro dall'assessore Liviantoni nel precisare che ''la proposta fatta dalla Regione Umbria alla Conferenza Stato-Regione di spostare il problema dei contributi al settore tabacchicolo dal sostegno alla produzione al sostegno all'occupazione sembra aver trovato una risposta positiva''. Condividi