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Dall’incontro della coalizione provinciale che si è tenuto ieri è emerso, finalmente, un dato politico chiaro: il Pd ha detto “no” alla proposta avanzata da Rifondazione comunista di primarie di coalizione per l’individuazione del candidato a Presidente della Provincia di Perugia. Un “no” motivato da questioni organizzative, tempi e modalità, necessità di ratifica interna delle primariette per “incoronare” definitivamente il candidato del Pd. Questioni organizzative che però non impediranno di svolgere le primarie a Gualdo Tadino, dove, guarda caso, per ricompattare la coalizione è stato necessario mettere in discussione un sindaco di primo mandato non espressione del Pd! Un “no” che ritengo nasconda invece, e nemmeno troppo bene, una evidente debolezza della proposta politica del Pd. E non si dica, con una certa sufficienza, che le primarie di coalizione erano già state proposte: la verità è che tre mesi fa bisognava ricostruire la coalizione sulla base di un programma condiviso e su una chiara definizione della coalizione stessa. Tutte le forze politiche, compresi i comunisti italiani e l’Idv volevano, allora sì, le primarie, assecondando una politica del Pd basata solo sulle collocazioni delle correnti interne. Grazie alla caparbietà di Rifondazione comunista abbiamo ora un impianto programmatico di reale svolta fondato su come si affronta la crisi, sul cambio del modello di sviluppo, su beni comuni e questione morale. Il Pd non tema le primarie di coalizione. Continuiamo a pensare che nella situazione d’impasse nella quale ci troviamo rispetto alle candidature, che rispondono tra l’altro anche a modalità diverse di interpretare sul piano politico le sfide che abbiamo di fronte, le primarie di coalizione possono essere lo strumento per sancire un cambio di passo della coalizione fondato non su personalismi, ma su una discussione e su un confronto rispetto a idee, contenuti e programmi con il popolo del centrosinistra. La candidatura che abbiamo avanzato alla coalizione, quella dell’Assessore Provinciale al Lavoro e alla Formazione Giuliano Granocchia, è una candidatura forte, autorevole che ha visto il consenso unanime ed un convinto sostegno da parte del partito e che sta ricevendo un grande apprezzamento in larghi settori della società provinciale per le capacità dimostrate sul campo. Ci è stato detto che, al punto nel quale ci troviamo, occorre una soluzione politica. Bene. La coalizione riconosca concretamente il valore aggiunto rappresentato dalla pluralità delle posizioni politiche all’interno di una coalizione convergendo sulla nostra proposta. Non credo che il segretario provinciale del Pd voglia passare alla storia come il segretario “proponi-tutto” di un partito monocratico! Una pratica che sconfesserebbe l’intera storia del centrosinistra umbro e che non aiuterebbe certo la mobilitazione e la motivazione dei militanti e degli elettori di tutte le forze politiche del centrosinistra in una competizione elettorale dalla portata storica. Condividi