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''L'errore grave di questo Parlamento e di questo Governo è quello di non aver messo e di non voler mettere all'ordine del giorno delle questioni politiche da affrontare, e cioè l'occupazione, il lavoro, il rilancio dell'economia'': lo dice Antonio Di Pietro, che è stato oggi pomeriggio a Perugia per una manifestazione politica del suo partito. Tonino, nel suo comizio in piazza della Repubblica, era accompagnato dal plenipotenziario per l'Umbria del suo partito Leoluca Orlando. Di Pietro ha ribadito che ''l'Idv deplora il fatto che ogni giorno in Parlamento ci occupiamo di temi che nulla hanno a che fare con le urgenze, e cioè il testamento biologico, le intercettazioni telefoniche, la legge 40 sulla fecondazione assistita e chi più ne ha più ne metta. E se in parlamento si è potuto fare tutto questo - ha aggiunto Di Pietro parlando con i giornalisti - è anche per la responsabilità dei presidenti di Camera e Senato che, quando hanno fatto l'ordine del giorno, si sono seduti ossequianti al volere del presidente del Consiglio''. ''Per cambiare la politica - ha proseguito poi il Tonino nazionale - occorre cambiare le facce, e chi ha già dato, e soprattutto chi ha già preso, è meglio che si faccia da parte''. Riproponendo i contenuti del cosiddetto ''patto etico'' stilato dal suo partito in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, DI Pietro ha detto: ''E' una regoletta in tre punti: il primo punto è la non candidabilità delle persone condannate; il secondo la non possibilità, per le imprese i cui rappresentanti si sono macchiati di reati gravi contro la pubblica amministrazione, di partecipare a gare pubbliche; il terzo prevede che coloro che sono sottoposti a processo per reati gravi non possano assumere incarichi di governo: né assessore, né ministro e neanche presidente del consiglio. Peggio ancora se il suo complice, tipo Mills, è già stato condannato''. Secondo Di Pietro, ''una regola di questo genere, se applicata, cambierebbe il volto della politica: Idv sotto questo aspetto non fa alcuna differenza tra destra e sinistra. Bisogna cambiarli tutti, perché tra Berlusconi e i berluschini poco cambia: almeno l'originale sai qual è, mentre le fotocopie ti scappano fra le mani''. ''Italia dei valori - ha poi proseguito il leader dell'Idv - sta incalzando il Governo affinché tiri fuori soldi veri e non faccia semplicemente spostamento di fondi da un capitolo di bilancio all'altro, come faceva con gli otto milioni di baionette qualcuno cui tende ad assomigliare il presidente del Consiglio'' "Il governo fa pubblicità illusoria nei confronti dei cittadini, invitandoli a spendere e spandere senza invece dare la possibilità di un rilancio''. Di Pietro ha quindi ricordato i contenuti principali della mozione sulle misure anticrisi presentata da Idv in Parlamento (''Non l'hanno votata neanche alcuni nostri alleati dell'opposizione - ha osservato - e non abbiamo capito questa scelta''): tra queste misure, il rilancio del contratto di solidarietà, il raddoppio della durata della cassa integrazione da 52 settimane a 104, l'utilizzo, per gli ammortizzatori sociali, degli undici miliardi di attivo dell'Inps, la sospensione in giugno del pagamento dell'Irap per le piccole e medie imprese, la rivisitazione completa della legge Marzano per l'indotto". Condividi