Città di Castello: "Rilanciare il Festival delle Nazioni. Altrimenti si chiude".
Il testo dell’interrogazione di Vincenzo Bucci.
Premesso che il Festival delle Nazioni
•da anni ormai non attira pubblico sufficiente né produce rassegna stampa di qualche risonanza e per questo è sottoposto a drastici tagli dal F.U.S (Fondo Unico Spettacolo)
•non produce indotto alcuno al punto che nei giorni di svolgimento della manifestazione le strutture alberghiere non registrano alcun incremento e che addirittura alcuni esercizi e ristoranti chiudono per ferie nel suddetto periodo a riprova che l’incremento turistico resta una chimera;
•non giova in alcun modo all’immagine della città, un tempo proiettata a livello internazionale e ora ridotta a malapena agli angusti limiti regionali;
•non dà luogo ad alcuna visibilità mediatica per Città di Castello, mancando da tempo immemorabili di prime, esclusive e produzioni proprie, cioè delle componenti essenziali perché un Festival possa essere considerato tale e non una delle mille rassegne generiche che ormai ogni campanile può vantare;
•non riesce a creare un reale coinvolgimento della città che nemmeno più esprime una stagione musicale invernale, altrimenti trait d’union naturale tra un’edizione e l’altra della kermesse;
•non interessa proprio imprenditori e privati che sono comprensibilmente attratti soltanto da realtà in grado di realizzare un’autentica proiezione esterna del territorio;
si chiede
•se non si ritenga doveroso, per tutto quanto precede, giungere alla chiusura del Festival nella prospettiva che in tali condizioni il 50° anniversario dell’anno prossimo, lungi dal costituire un momento di valorizzazione della città, rappresenti invece un elemento controproducente nel raffronto con il passato della manifestazione stessa e nel paragone con il Festiva dei Due Mondi e di Umbria Jazz;
•o se, in alternativa, non si ritenga di procedere a resettare radicalmente l’esistente nell’ottica di un rilancio reale e globale della manifestazione, a partire dal rinnovo totale dei vertici da affidare a soggetti di chiara e incontestabile fama sotto il profilo artistico nonché sul piano organizzative e promozionale.
Vincenzo Bucci,
Consigliere Comunale “Castello Cambia”

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