Di Giampaolo Ceci

 

Mi spiace, ma non riesco a trovare un senso logico nelle misure intraprese da Renzi per invertire la tendenza dell'aggravamento della crisi.

Mi soffermerò solo sulle tre principali: la "tassazione " delle banche, sul "bonus" di 80 euro e quelle sul tetto degli stipendi ai manager statali.

Per quanto riguarda le banche, la questione é semplice. La maggiore tassazione ricadrà inevitabilmente sui risparmiatori. Ogni azienda, infatti, deve chiudere almeno in pareggio il suo bilancio. La misura del governo quindi non potrà essere che trasferita in maggiori costi e per i clienti delle banche ovvero i risparmiatori.

La misura quindi non é altro che un abile escamotage per acquisire consenso e risorse dai soliti gonzi che non possiedono strumenti per capire.

La tassazione delle banche quindi si rivela per quello che é: una "furbata" tanto abile quanto scorretta per "gabbare" chi risparmia senza dirglielo direttamente.

Per quanto riguarda il cosiddetto" bonus", bisogna dire per prima cosa che si tratterebbe di una misura strutturale.

In pratica é come se i sindacati fossero riusciti a spuntare un aumento della paga base, con un rinnovo contrattuale per le categorie di lavoratori con un reddito compreso tra gli 8 e i 24-26 mila euro.

Non mi pare vi siano modifiche al calcolo delle componenti della busta paga (cuneo fiscale) si tratta solo di un vantaggio fiscale (minore tassazione).

C'é una differenza però - Se il bonus fosse stato prodotto dall'aumento della paga base conseguente alla contrattazione sindacale, questa sarebbe il frutto di una corretta trattativa tra le forze sindacali. In questo caso invece la misura deriva da una scelta del Governo che invece non solo ha l'obbligo di trattare TUTTI i cittadini allo stesso modo, ma anche quello di iniziare ad aiutare i meno abbienti. (temo che vi siano contraccolpi anche nel versante del principio costituzionale perché si lede il principio che si debba pagare in rapporto al reddito prodotto). Perché un dipendente che ricade nella fascia di reddito tra gli 8 e i 26 mila euro lordi l'anno dovrebbe pagare meno tasse di un altro cittadino che guadagnala stessa cifra, ma ha il solo torto di non essere un dipendente, ma un artigiano autonomo?

Si dice che la misura consentirà di fare ripartire l'economia. Ma, perché se fosse stato elargito un bonus (seppure ridotto) ai pensionati al minimo o ai disoccupati o agli " incapienti" (come si dico ora per imbrogliare i soliti gonzi) per consentire loro di mangiare un piatto caldo in più, non avrebbe avuto lo stesso impatto sull'economia?

Immaginate uno che dicesse a dei bimbi affamati: "la merenda solo a chi é in carne". Chi é denutrito invece, niente.

Ma quale solidarietà? quale giustizia in questo modo di fare. Dove sono andarti a finire i valori e il senno della sinistra italiana?

Ora chi ha uno stipendio poco sopra la soglia del bonus si troverà a prendere quanto chi ha una qualifica inferiore. Non credo aumenterà la sua stima verso Renzi.

Ma non solo; i limiti di reddito sono mutevoli nei mesi. Trattandosi di soglie strutturali, tarate su base annua, cosa avviene se uno le raggiunge o le supera nel corso dell'anno? si conguaglia fine anno sulla base del reddito percepito nell'anno precedente? E se uno oggi ha diritto al bonus, ma nel corso dell'anno perde il lavoro o supera il limite di soglia che fa, lo deve restituire?

Renzi, sotto elezioni, ha voluto dare un segnale di ripresa e speranza. Dare 10 euro a tutti i disoccupati senza tutele sociali non "suona" elettoralmente come darne 80 solo ad alcuni. Poco importa se la misura apparirà incongruente, inefficace e ingiusta ... dopo le elezioni.

Per il taglio degli stipendi dei manager stesse decisioni populiste.

Immaginate una squadra di calcio statale che giocasse in un campionato, ove vi sono anche squadre private. Lo stato dice: i miei giocatori d'ora in vanti avranno un tetto nelle loro retribuzioni. Cosa avverrebbe? Quello che già avviene nei piloti militari: i più bravi se ne andrebbero tra i privati e chi resterebbe? gli idealisti e quelli che nessuno vuole perché pilotano o giocano male.

Anche in questo caso misure demagogiche fatte per accontentare gli sciocchi che non capiscono.

Il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari che è una misura che si prenderebbe subito con un semplice provvedimento invece tarda a venire.

Mi viene spontanea una sola domanda: perché la stampa di regime tace, anzi plaude concorde, perché nessuno si ribella? Grillo mette così tanta paura o sono io che non ho capito nulla?

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