Ed ora a Piazza Grimana il piccolo piazzale ritrovo di persone anziane che stavano lì all'ombra dei lecci no c'è più. È diventato un parcheggio a pagamento per pochi posti auto, per di più a pochi metri da un ben più capace parcheggio. Perché è questo che succede a Perugia, quando chi amministra una città non ha il coraggio di opporsi alla maleducazione di alcuni.

Ed in futuro succederà la stessa cosa nella piazzetta davanti santo Stefano, nel parco antistante santa Giuliana, nel sagrato della chiesa di Monteluce e persino a san Francesco al Prato. Da parcheggi abusivi, dopo le lamentele dei cittadini, diventeranno autorizzati. Anzi, può darsi che sia meglio non protestare per farli rimanere parcheggi abusivi, perché in futuro con altri amministratori rispettosi delle regole e dell'ambiente forse si potrà vivere in una città dove i maleducati e prepotenti non l'abbiano sempre vinta.

Ma quello che sta accadendo è frutto anche dell'inganno che sedicenti civici ed ambientalisti hanno perpetrato nei confronti di chi li ha votati. Elettori che certamente non pensavano che i loro voti sarebbero stati utilizzati per avvalorare decisioni come quella presa per piazza Grimana. Elettori che ora delusi (ed un po' vergognosi?) evitano di parlare di cose sulle quali una volta si buttavano con estrema decisione. Considerazione quest'ultima che spiace scriverlo vale anche per alcuni giornalisti locali ed associazioni di quartiere.

Paolo Benedetti 

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