di Attilio Gambacorte // associazione culturale Umbrialeft

 

Sapeva leggere la realtà,

vedeva il futuro,

affrontava il destino

prendendo in giro la vita

considerandola essenziale.

Era leggero in un mondo pesante,

era il centro della città,

un cosmopolita.

Sognava una comunità coesa,

temeva le emarginazioni,

la disgregazione.

Aveva il dono della speranza,

il coraggio di non arrendersi,

di battersi contro un’idea arrogante,

che si erigeva ad assoluta,

egemone.

Una forza interiore lo portava ad essere

al di sopra delle cose apparenti,

vedere quello che l’occhio normale

non sapeva vedere.

Amava la vita

“Con emozione altissima”

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