Trasimeno paradigma della complicata, ma riuscita, convivenza uomo-ambiente. Dalla giornata di studio in corso a Castiglione del Lago, in preperazione della 15° conferenza mondiale dei laghi che nell’estate del 2014 vedrà giungere a Perugia oltre mille esperti di 70 paesi diversi, emerge come il quarto lago d’Italia sia un esempio perfetto di come si intreccino la componente antropica e le fragili risorse ambientali, ponendo a chi gestisce il territorio il non facile compito di farle convivere. Ma è proprio sulla capacità di trovare un equilibrio tra integrità dell’ecosistema e benessere dell’uomo che si concentreranno i lavori della Conferenza mondiale dei laghi 2014, preceduta appunto da questo incontro preparatorio di oggi a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago. Promossa da Ilec (International Lake Environment Committee), organizzazione scientifica internazionale con sede in Giappone, a cui l’Umbria aderisce attraverso Usma (Umbria Scientific Meeting Association),  la Conferenza avrà come slogan “Lakes: the mirrors of the earth” e si pone l’intento di dimostrare come i laghi siano una preziosissima risorsa per l’intero pianeta. Per questo meritano grande attenzione e, come sottolineato oggi da Masahisa Nakamura della Shiga University, una gestione pianificata a lungo termine e di rigore scientifico, affinchè gli effetti siano duraturi e abbiano un benefico riscontro sull’ambiente e sull’uomo. In vista dell’appuntamento mondiale del prossimo anno, a Castiglione del Lago sono già state messe sul tappeto tematiche quali la gestione sostenibile dei laghi come risorsa idrica, la valorizzazione della biodioversità, la conservazione degli ecosistemi delle aree umide, gestione integrata, qualità delle acque, cambiamenti climatici, mitigazione dei periodi di magra e controllo dell’inquinamento. Una serie di nodi che riguardano molto da vicino anche il lago Trasimeno, a cui oggi viene dedicata un’attenzione particolare anche per il modo in cui, come fatto presente dal presidente della Conferenza dei sindaci Massimo Alunni Proietti, i contrasti spesso competitivi tra l’uomo e l’ambiente pongano ogni giorno a chi amministra seri problemi di gestione. Del resto, il Trasimeno è di fatto un parco naturale con una forte presenza antropica, analogamente a tante altre realtà lacuali del mondo. Qui l’impatto dell’uomo si misura in 60.000 abitanti e in oltre un milione di presenze turistiche.

Eutrofizzazione delle acque, diffusione di specie ittiche non autoctone e infestanti, crisi dell’apparato produttivo, graduale riduzione delle risorse da impiegare sono solo alcuni tra i problemi più pressanti da fronteggiare. “Eppure – come dichiarato dall’assessore provinciale all’ambiente Roberto Bertini, che in passato è stato anche presidente di Living Lakes Italia -  dobbiamo essere orgogliosi delle condizioni in cui si trova oggi il Trasimeno, il cui stato di salute è senz’altro migliore di tanti altri laghi del mondo. Su di esso non dobbiamo abbassare la guardia in quanto rappresenta una risorsa intorno alla quale si possono sviluppare interessi di molteplice natura, diventando così volano per un più ampio territorio. Come abbiamo già avuto modo di verificare, sull’ambiente lacuale possono convivere attività diverse: economiche, culturali, sportive, ricreative”. “Dal 2003 sono state ingenti le risorse che le istituzioni umbre hanno destinato al Trasimeno”, ha ricordato l’assessore regionale Silvano Rometti. “Grazie a queste – ha specificato – non sono stati effettuati interventi risolutivi, ma senz’altro capaci di consegnarci un lago più pulito e in buona salute. Ma non ci fermiamo qui: è di pochi giorni fa un incontro Regione-Comuni per delineare un Piano strategico di rilancio di quest’area”. La giornata di studio castiglionese prevede anche un meeting tra le varie organizzazioni non governative presenti sul territorio.

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