Volumnio, una scuola aperta per una società aperta
Decima scuola in tutta Italia per il progetto della biblioteca multimediale, un’ottima interrelazione con le realtà sociali e culturali del territorio, partecipazione appassionata e convinta al consiglio comunale degli studenti per far crescere nei ragazzi la coscienza e la passione civile. E poi anche il progetto Erasmus in fase di gestazione, con richieste già inviate a scuole di Francia, Inghilterra, Portogallo e Belgio. Ancora, corsi di inglese agevolati per gli alunni, tenuti da un insegnante madrelingua. E molto altro.
Una scuola media aperta, insomma, e fiera di questa sua apertura l’Istituto Volumnio di Ponte San Giovanni, che fa parte dell’Istituto comprensivo Perugia 12. Che mira, grazie a questo modello di scuola aperta, a formare ragazzi e ragazze che sanno ragionare in modo critico.
Un’ottima formazione, insomma, nel quadro di un insegnamento ricco di stimoli e di conoscenze, come testimoniano le tabelle ministeriali, reperibili sul sito del ministero dell’Istruzione, dalle quali emerge che la scuola media Volumnio di Ponte San Giovanni non è, per nessuna area considerata, sotto la media degli istituti medi di Perugia ed è sopra la media, spesso decisamente sopra la media, in non poche voci.
Una scuola così è quindi, per fortuna, naturalmente vivace. Dai genitori al corpo docente, ai ragazzi, emerge una vivacità di partecipazione e di discussione che non è fine a se stessa e che, correttamente incanalata, porta ad azioni specifiche, a iniziative concrete, come appunto dimostrano i risultati.
Anche il progetto Erasmus, che quando arriverà in porto offrirà ai ragazzi e agli insegnanti (perché il progetto riguarda appunto sia gli insegnanti che gli alunni, nel quadro di una spinta che riguarda tutti) opportunità di crescita e di apertura mentale formidabili, rientra in questo tipo di scuola. Che nella sua mission ha l’obiettivo, stabilito dalla Costituzione italiana ma troppo spesso dimenticato, di essere un ‘corpo sociale intermedio’ utile a formare in modo compiuto la propria personalità, mettendola in grado di esprimere le sue potenzialità, per la qualità della propria vita personale e per una società più avanzata e consapevole. E anche, attraverso l’erogazione di un servizio pubblico di qualità, di avvicinare al rialzo le condizioni iniziali dei ragazzi, aprendo a tutti le opportunità di sapere, di crescita, di ragionamento critico. E dove le diversità vengono messe a valore, invece di diventare un diaframma o una lastra di vetro che impedisce ad alcuni di crescere e ad altri di chiudere, e non di aprire, la propria mente.
Insomma una scuola, la Volumnio di Ponte San Giovanni, che contribuisce alla crescita e al miglioramento del territorio, tanto che – grazie anche alla sua capacità di collegarsi con le realtà sociali e culturali – ne è diventata un punto di riferimento.
Il cambio della dirigente scolastica – al posto di Iva Rossi, che ha retto l’istituto per alcuni anni, è giunta Simona Ferretti – non solo non ha creato problemi, ma ha fornito un rinnovato impulso ad andare avanti su questa strada di crescita. La dirigente Ferretti, infatti, sta portando avanti i progetti che ha trovato impostati, spingendoli con convinzione, e ne ha impostati di nuovi che stanno già dando i primi frutti. Non a caso entrambe, la Rossi e la Ferretti, sono estimatrici dell’insegnamento di don Lorenzo Milani, con la sua forte spinta alla formazione di persone che sanno ragionare in modo critico e che quindi amano il sapere e la conoscenza come unico strumento di crescita personale e sociale, come coscienza di sé e della propria consapevolezza.
Le lingue, l’Erasmus per insegnanti ed alunni, la biblioteca multimediale, i progetti messi a punto con il territorio, la partecipazione, l’integrazione, la qualità dell’insegnamento sono la ‘cassetta degli attrezzi’ di un progetto più grande.
Una storia, quella dell’Istituto Volumnio di Ponte San Giovanni, che va raccontata. Perché storie come queste, e ragazzi formati in questo modo, rappresentano la speranza del futuro. Una speranza di cui andare orgogliosi.
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