La Regione Umbria si è dotata da tempo di una normativa che detta la disciplina per la esecuzione di lavori e opere pubbliche sul territorio regionale. Le finalità della legge sono molteplici: qualità della realizzazione dei lavori pubblici, la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dell'ambiente nella prospettiva della sostenibilità dello sviluppo regionale, la eliminazione e la non realizzazione delle barriere architettoniche, la tutela dei diritti e della salute dei lavoratori ed il rispetto degli obblighi contrattuali, assicurativi, previdenziali e contributivi.
   L’art. 7 della legge ha previsto l’istituzione, presso la Direzione competente per i lavori pubblici, del Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici, definito quale “massimo organo tecnico consultivo della Regione in materia di lavori e opere pubbliche”.
   Compito istituzionale del Comitato è di esprimere pareri su problematiche tecniche e amministrative inerenti progetti di lavori e opere pubbliche di particolare complessità e rilevanza, con specifico riferimento alle soluzioni tecnico-amministrative proposte nei progetti, in campo ambientale, della difesa del suolo, della sismica, delle infrastrutture, degli edifici complessi, della sicurezza nei cantieri.
   La Giunta, nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, ha approvato il regolamento che disciplina l’organizzazione ed il funzionamento del nuovo organismo.
   “L’atto – ha detto Vinti - rappresenta un ulteriore passo verso la piena attuazione di una legge che ha l’obiettivo di intervenire concretamente sulle carenze croniche del settore, apportando elementi innovativi rispetto al quadro nazionale, come il potenziamento della qualità dei progetti e delle opere, la semplificazione delle procedure, il supporto alle amministrazioni del territorio, il contenimento dei ribassi eccessivi, la lotta al lavoro nero, tramite la verifica della regolarità contributiva e della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nel cantiere interessato dai lavori”.

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