PERUGIA - L’uscita dal Pd di Pippo Civati dimostra la crescente incompatibilità della sinistra di fronte al costituendo “partito della Nazione” di Matteo Renzi. La proposta avanzata da Vendola, di dare vita a nuovi gruppi parlamentari, sono due segnali positivi che vanno nella direzione di una costituente della nuova sinistra, per costruire una unica formazione politica a sinistra del PD.

In Italia ed in Umbria occorre lavorare per una nuova sinistra, unita e plurale, rinnovata e innovativa, di massa, radicata nei territori e presente nelle istituzioni, alternativa al liberismo e alla politica di austerità.

Sinistra Lavoro, essendo nata per raggiungere questo obiettivo è a totale disposizione di un progetto che abbia queste caratteristiche. In Umbria, il primo passo è stata la presentazione della lista Umbria più uguale, appunto un primo passo di un percorso che ha l’ambizione di essere più ampio e includente, che necessariamente deve interloquire con l’area della sinistra PD, con i compagni de l’Umbria per l’altra Europa, e rivolgersi lavoratori, ai precari, ai giovani, agli esclusi, che oggi non hanno rappresentanza politica.

La Coalizione Sociale proposta dalla FIOM di Maurizo Landini, deve essere il terreno privilegiato sul quale costruire nuove pratiche d’iniziativa sociale, culturale e politica.

Ci serve un nuovo soggetto politico della sinistra per difendere il lavoro, progettare un nuovo modello di sviluppo, difendere i diritti sociali e i valori della Costituzione, alimentare la partecipazione popolare e la democrazia.

Stefano Vinti

per l’Associazione Sinistra Lavoro-Umbria

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