PERUGIA - “Ci risiamo. E questa volta, con la fiducia che pare sarà posta, ci ritroveremo tra pochissimi giorni, con un web imbavagliato, zittito, impoverito. Sarà la vittima illustre del Disegno di legge sulle intercettazioni” dichiara l’assessore regionale Stefano Vinti in vista della prossima discussione in Parlamento del disegno di legge del Governo annunciando la sua adesione alla manifestazione nazionale di protesta che si svolgerà a Roma il prossimo 29 settembre.

“L’Italia si lascerà alle spalle l’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, secondo cui “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione”. Ovunque nel mondo l’accesso alla rete sta acquisendo il valore di diritto fondamentale. Al contrario, sostiene l’assessore, nel nostro paese, se passerà la cosiddetta norma “ammazza blog”, comma 29 dell’Art. 1 del disegno di Legge 1611, verrà imposto a tutti i produttori di notizie, compresi i non professionali, di rettificare in 48 ore dalla richiesta, ogni contenuto pubblicato, dietro semplice richiesta del soggetto che si ritiene leso, fondatamente o meno.

Pena pecuniaria 12 mila euro. Si tratta di una gravissima intimidazione. Chiediamo per questo, conclude Vinti, che sia reintrodotta la possibilità di dibattito sul comma 29 dell’art. 1, affinché tutte le voci, anche quelle fuori dal coro, possano continuare ad esprimersi e a rendere viva la democrazia”.

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