Grande festa per il centro diurno "San Giuseppe" di Perugia. La struttura gestita dalla Cooperativa Nuova Dimensione, che ospita persone con disabilità, ha raggiunto i dieci anni di attività. Un traguardo importante che è stato celebrato venerdì 31 marzo, quando al teatro "Brecht" di San Sisto, ospiti ed animatori sono stati protagonisti di uno spettacolo, "Viaggiando Controvento", liberamente tratto dall’ “Elogio della Follia” di Erasmo da Rotterdam. Un evento emozionate ed aggregativo, al quale hanno partecipato i familiari, i dirigenti e soci di Nuova Dimensione e diverse personalità del mondo politico (presente l'assessore comunale ai servizi sociali Edi Cicchi), sanitario e cooperativistico locale. Tutti intrattenuti da un piacevole prologo culinario, che ha fatto da cornice alla mostra fotografica realizzata da Gabriele Fumanti, dove sono stati ripercorsi i momenti salienti dei dieci anni di San Giuseppe. "E' un pomeriggio sicuramente commuovente - ci ha tenuto a precisare la Presidente di Nuova Dimensione, Paola Sensi - soprattutto per me che ho vissuto con molti ospiti delle esperienze lavorative precedenti alla nascita del centro. Un luogo in cui il pensiero e la progettualità sono sempre vivi e dove quotidianamente viene svolto un lavoro di equipe con ottimi risultati: perchè i nostri operatori ci mettono il cuore. Siamo stati presenti nel tempo e lo saremo anche in futuro". Ad un traguardo così importante, di una delle strutture più funzionali del territorio, non è voluta mancare la Dr.ssa Giuseppina Bioli, Direttore Sanitario del distretto del perugino Usl 1. "Il San Giuseppe rappresenta un servizio molto importante che abbiamo messo in piedi per rispondere ai bisogni dei disabili in primis ma anche delle loro famiglie, con progetti riabilitativi mirati e obiettivi personalizzati per ogni singolo individuo. Il futuro? Non possiamo nascondere che delle criticità ci sono, perché il finanziamento, sia per la parte sanitaria che per quella sociale, è sempre in diminuzione; tuttavia anche per il 2017 è stato rifinanziato il fondo PRINA (fondo per la non autosufficienza) e in particolare al distretto del perugino sono stati assegnati circa un milione e ottocentomila stiro a disposizione dei disabili e dei malati di SLA. C'è bisogno di sostegno in un momento come questo nel quale, a causa della globalizzazione, tendiamo a chiuderci in noi stessi e ad avere paura delle diversità". Timore che non hanno sicuramente dimostrato soci ed operatori di Nuova Dimensione come Massimo De Giorgi, che a metà degli anni duemila hanno posto le basi per la nascita del centro diurno San Giuseppe. "Vedo che l'idea che era dietro questa struttura, a questo progetto, è diventata realtà. L'idea di creare un centro di vita dove le persone potevamo sperimentare la quotidianità, intessere rapporti tra loro e con il mondo esterno: è un cento aperto il nostro, non ha barriere né architettoniche né ideologiche, aperto al territorio, ai familiari, aperto a tutti . La scommessa presuntuosa era creare un luogo dove le persone potessero essere felici e, ad oggi, il progetto sembra riuscito".

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