Verso lo sciopero generale del 12 dicembre. Incontro pubblico a Tavernelle (PG)
07/12/2014 - 10:15
PERUGIA - L’associazione Sinistra Lavoro, La Sinistra per l’Umbria, la Sinistra per l’Umbria e Sinistra Ecologia e Liberta invitano i lavoratori e la cittadinanza a partecipare all’incontro pubblico dal titolo “Verso lo sciopero generale del 12 dicembre, contro il jobs act, la legge di stabilità e la precarietà. Diritti per tutti”.
L’incontro si terrà il giorno marted' 9 dicembre alle ore 21 presso il centro polivalente "l'Occhio di Tavernelle" (Panicale).
Interverranno Daniele Paolucci (La Sinistra per l’Umbria), Mario Bravi (Segretario Regionale CGIL Umbria), Giuliano Granocchia (Segretario Provinciale SEL di Perugia), Stefano Vinti (Assessore Regionale – Associazione Sinistra Lavoro)
Domenica
07/12/14
11:46
Nei negozi la "merce" non manca.
Ma..allora cosa é che manca a causa della "crisi", le merci o la cartamoneta per comprarle?
Se mancassero le merci allora le politiche dovrebbero essere rivolte a favorire gli assetti organizzativi e produttivi; se manca la cartamoneta, come sembra, basterebbe stampare nuova moneta o riequilibrare quella che manca perché finita tutta nei paesi del nord europa.
In uno stato sovrano che batte moneta senza doverla chiedere immotivatamente a delle banche (che tra l'altro non solo stampano carta che diventa "valore" ma ti chiedono pure un interesse per "prestartela" é una decisione che si prende in 5 minuti.
In alternativa si potrebbe emettere una seconda cartamoneta nazionale per gli scambi nazionali e lasciare l'euro per le transazioni internazionali.
La mancanza di lavoro e la scarsa retribuzione degli operai non sono dovute ad una generica "crisi" di cui non si rendono note le cause, ma sono conseguenza delle politiche monetarie.
Se vogliamo risolvere il problema della mancanza di lavoro (=cartamoneta) non bisogna discutere sul come trovare lavoro, ma sulle cause che generano queste gravi conseguenze sociali.
Probabilmente scopriremmo le vere cause che generano la mancanza di lavoro e ci verrebbero spontanee le ricette per uscirne.
Domandiamoci: se lo stato sovrano (non le banche private) stampasse le banconote necessarie a coprire il suo deficit (che in italia è costituito SOLO dall'interesse verso le banche) il nostro debito pubblico aumenterebbe? Non dovendo chiedere soldi in "prestito" alle banche non ci sarebbe alcun ulteriore debito da pagare.
Spero che anche di questo si discuta nella riunione del 9 dicembre.
Domenica
07/12/14
11:47
Nei negozi la "merce" non manca.
Ma..allora cosa é che manca a causa della "crisi", le merci o la cartamoneta per comprarle?
Se mancassero le merci allora le politiche dovrebbero essere rivolte a favorire gli assetti organizzativi e produttivi; se manca la cartamoneta, come sembra, basterebbe stampare nuova moneta o riequilibrare quella che manca perché finita tutta nei paesi del nord europa.
In uno stato sovrano che batte moneta senza doverla chiedere immotivatamente a delle banche (che tra l'altro non solo stampano carta che diventa "valore" ma ti chiedono pure un interesse per "prestartela" é una decisione che si prende in 5 minuti.
In alternativa si potrebbe emettere una seconda cartamoneta nazionale per gli scambi nazionali e lasciare l'euro per le transazioni internazionali.
La mancanza di lavoro e la scarsa retribuzione degli operai non sono dovute ad una generica "crisi" di cui non si rendono note le cause, ma sono conseguenza delle politiche monetarie.
Se vogliamo risolvere il problema della mancanza di lavoro (=cartamoneta) non bisogna discutere sul come trovare lavoro, ma sulle cause che generano queste gravi conseguenze sociali.
Probabilmente scopriremmo le vere cause che generano la mancanza di lavoro e ci verrebbero spontanee le ricette per uscirne.
Domandiamoci: se lo stato sovrano (non le banche private) stampasse le banconote necessarie a coprire il suo deficit (che in italia è costituito SOLO dall'interesse verso le banche) il nostro debito pubblico aumenterebbe? Non dovendo chiedere soldi in "prestito" alle banche non ci sarebbe alcun ulteriore debito da pagare.
Spero che anche di questo si discuta nella riunione del 9 dicembre.
Domenica
07/12/14
13:32
I diritti per tutti non ci potranno mai essere se chi amministra non fa il proprio dovere fatto di competenze, onestà, trasparenza. Quello che è venuto fuori a Roma e che sembra far cadere tutti dalle nuvole succede ovunque anche nei più piccoli comuni sperduti. Ma di che cosa vogliamo parlare ? Pensate che c'è ancora chi ha tempo di ascoltare le chiacchiere? Quelli come Vinti e Granocchia sperano solo di fare un altro giro alto che diritti per tutti.Per avere la disoccupazione se va bene devi aspettare mesi lo stesso per avere un rimborso irpef ma quando devi pagare devi essere tempestivo altrimenti ti costringono al suicidio se non hai i nervi saldi, il primo strozzino ora come ora è lo stato, poi le banche. Non c'è nessun rispetto per chi lavora onestamente alto che diritti.