di Dario Fo

Non bisogna mai dimenticarsi che il primo capoverso della nostra Costituzione recita: «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro». Lavoro inteso come dignità di un sentirsi parte di una società che produce e si evolve. Far parte quindi di un progetto di arricchimento non solo materiale bensì morale, della gente. Questo articolo è invece dimenticato e calpestato.

Lo stesso governo tecnico di Monti ha iniziato varando una pesante manovra economica volta a colpire e tassare gli operai dimenticandosi di fatto la Costituzione e i suoi princìpi. Per questo sostengo la manifestazione del prossimo 9 marzo della Fiom: è fondamentale in questa fase prendere di petto la situazione, parlarne con attenzione e con una certa indignazione. Tra precarietà e attacchi al contratto unico nazionale stiamo annaspando e, contemporaneamente, precipitando in un punto di non ritorno.

Deve finire l’era di auspicare miracoli o di attendere passivamente un futuro più roseo: bisogna invece organizzarsi per una mobilitazione in tutela dei diritti del lavoro.

Fonte: micromega

Condividi