L'Università in Italia risulta sempre meno 'appetibile' per gli studenti. E' quanto emerge dal 46° Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese redatto dal Censis che evidenzia come nel quinquennio compreso tra gli anni accademici 2006-2007 e 2010-2011 il numero di immatricolati ha registrato un andamento annuale oscillatorio, riducendosi leggermente tra il 2007 e il 2008 (-0,2%), sensibilmente tra il 2008 e il 2009 (-4,1%), per poi stabilizzarsi tra il 2009 e il 2010 (-0,1%) e scivolare nuovamente in basso tra il 2010 e il 2011 (-2,2%). Nel complesso, tra l'inizio e la fine del quinquennio considerato, il ripiegamento del numero di immatricolati è stato pari a -6,5%.

 

Questo decremento, rileva ancora il Censis, è frutto di un minore passaggio dall'istruzione superiore all'università e non è certo causato da fattori demografici (le leve di 19enni restano sostanzialmente stabili) o da un minore grado di scolarità superiore, che anzi mostra una tendenza di leggera crescita (nell'ultimo quinquennio il numero di diplomati passa da 449.693 a 459.678, con una crescita del 2,2%).

 

Fonte: rassegna.it
 

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