"Le Segreterie Regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal e Orsa - si legge in una nota congiunta delle stesse - esprimono forte disagio e preoccupazione per le modalità con cui le forze politiche umbre stanno gestendo la problematica di Umbria Tpl e Mobilità. Infatti, a fronte dell’evidente stato di difficoltà in cui versa l’ azienda, tutte le forze politiche coinvolte, sia di maggioranza che di opposizione, di tutte le istituzioni parti in causa, anziché adoperarsi per trovare una soluzione al problema, ritengono opportuno utilizzare la vicenda per condurre una sterile e inutile battaglia politica. E’ evidente che la situazione aziendale, vista la recente approvazione dei bilanci da parte dell’assemblea dei soci, non poteva non essere nota".

"Pertanto, le OO.SS. chiedono senso di responsabilità a tutti i soggetti coinvolti, ritenendo prioritarie le seguenti azioni:
- individuare immediatamente una soluzione finanziaria che garantisca nel breve periodo continuità operativa all’azienda e continuità di reddito ai dipendenti;
- rinnovare l’assetto dirigenziale dell’azienda, viste le responsabilità dell’attuale management;
- verificare puntualmente la situazione finanziaria e patrimoniale dell’azienda al fine di adottare le opportune contromisure utili a metterla in sicurezza anche per i prossimi anni.

Le OO.SS., inoltre, comunicano che in  data odierna è stata inviata al Prefetto di Perugia la richiesta di convocazione delle parti per esperire il tentativo di conciliazione ai sensi della legge sugli scioperi nei servizi pubblici.

"La mobilitazione continua - conclude la nota delle Organizzazioni sindacali di Categoria - e nelle prossime settimane verranno valutate le ulteriori forme di pressione sulla dirigenza aziendale e sui soci nonché le opportune forme di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Umbria Tpl e Mobilità è patrimonio dei cittadini umbri e rappresenta una scelta verso la quale dovranno necessariamente andare anche altre regioni, viste le direttive del governo in materia di liberalizzazioni dei servizi pubblici. Per quanto riguarda la possibilità che quote di partecipazione della Società possano essere cedute a soggetti privati di qualsiasi natura, le OO.SS. ritengono che questa non rappresenti ne una soluzione al problema ne, tanto meno, una scelta di prospettiva. Per questo motivo le OO.SS. continuano a difendere la lungimiranza del progetto Umbria Mobilità e, pertanto, pretendono che tutti gli attori della vicenda facciano la loro parte affinché ne venga garantita la continuità operativa".

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