di Armando Allegretti

PERUGIA - Una notizia che ha dell’incredibile e che di giorno in giorno si è fatta sempre più insistente fino ad arrivare ad assumere connotazioni di certezza oggi, quando si è saputo che il Ministero dei Beni Culturali non rinnoverà il finanziamento della prossima edizione dell’umbria Jazz festival. Dagli alti seggi del Ministero dei Beni Culturali si è deciso di tagliare i fondi dell’Umbria Jazz Winter, con non poco dissenso della cittadinanza e degli ambienti musicali.

“Il jazz non è espressione diretta della cultura italiana” si legge nella lettera inviata dal Ministero dei Beni culturali agli organizzatori del festival. Una motivazione alquanto strana e poco accettabile visto che per ben 11 edizioni il Ministero ha sempre finanziato il festival e solo oggi si rende conto che “il jazz non è italiano”.
Ovviamente risposte alla discutibile decisione del Ministero dei Beni Culturali non sono mancate. A partire da Fabrizio Bracco, assessore regionale alla cultura che sta continuamente chiedendo al Governo di contribuire per sostenere Umbria Jazz e Umbria Jazz Winter, sottolineando “l’alto valore valore culturale e qualitativo” delle due manifestazioni.

 

L’evento dovrebbe tenersi fra il 28 dicembre 2012 e il 1 gennaio 2013, si tratterebbe del ventennale e per giovedì era pure prevista la conferenza stampa di presentazione dell’evento ma il destino di  Umbria Jazz Winter è ancora incerto: da una parte il Governo che non tira fuori un euro e dall’altra orvieto che lotta con per mantenere attivo l’unico festival in grado di portare i turisti in città e contribuire decisivamente alla propria ecoomia.

Anche Galanello, in casa Pd, consigliere regionale, sta facendo pressione sul Ministero affinché ripristini i fondi e ha dichiarato: ‘La Commissione ministeriale che ha tagliato il contributo economico statale ad Umbria Jazz Winterha commesso un grave errore di valutazione. Un appuntamento atteso ogni anno da migliaia di appassionati, e ormai divenuto un classico della proposta invernale dell’Umbria, deve essere pienamente salvaguardato’.

Anche il governatore della Puglia, Nichi Vendola, proprio ieri in Umbria ha commentato così la scelta del Governo di azzerare i fondi per la manifestazione: “Il governo taglia i finanziamenti a Umbria Jazz perché "il jazz non è cultura italiana". Un'altra stupidaggine da rimettere a posto.”

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