Umbria: crollo del Pil nel 2016, è il dato peggiore d'Italia.
di Mario Bravi - IRES CGIL
Nel 2016 il PIL dell’Umbria è diminuito del 1,3% sull’anno precedente. Si tratta, potremmo aggiungere purtroppo, del peggior dato tra tutte le regioni italiane con un Pil Nazionale in crescita dello 0,9%.
Tra le regioni del centro solo l’Umbria mostra una performance negativa, con una flessione del PIL pari a – 1,3%. L’Istat evidenzia anche un dato negativo sul versante degli occupati (- 1,5% nel 2016) molto diverso dal 2015 quando c’era stato un +0,9%. Sempre nel 2016 i redditi da lavoro dipendente sono pari a 32.900 euro contro una media nazionale di 35.900 euro. Gli occupati umbri sulla popolazione residente sono pari al 41,5%, con un dato in questo caso migliore della media nazionale (40,5%). Il dato definitivo sull’andamento del Pil dell’Umbria – sottolinea Bravi - dovrebbe far riflettere tutti coloro che, sbagliando, avevano data per chiusa la fase di difficoltà della nostra regione. In realtà le difficoltà strutturali permangono e dimostrano l’esistenza di quello che la Cgil ha definito un “caso Umbria”, che richiede attenzione e non sottovalutazione e soprattutto interventi mirati e di prospettiva che ci facciano veramente uscire dalla lunga notte della “crisi”.“
Domenica
24/12/17
15:26
Un "politico o un dirigente" dà direttive o almeno fa proposte dettagliate per risolvere i problemi, non chiede ad altri di darsi da fare per dargli le giuste direttive perché se facesse così, implicitamente, ammetterebbe di non essere in grado di ricoprire il ruolo.
Mi spiace, ma siamo tra persone intelligenti e quindi qualcuno deve pur avere il coraggio di dirlo, non essendo una constatazione offensiva.
Ora non ci mancherebbe altro che i politici decidano di istituire la solita commissione "di esperti" formata da sindacalisti e altri politici che approfondisca il tema e suggerisca le "soluzioni".