UMBERTIDE - Mancavano da un po' di tempo, gli ospiti al Metropolis. Per rimediare, i gestori Luca Benni e Matteo Cesarini hanno deciso di calare un tris composto dal meglio del cinema italiano attualmente in circolazione: il regista Massimiliano Bruno, Gianmarco Tognazzi e Ilenia Pastorelli. L'occasione è la presentazione del film “Non ci resta che il crimine”, in programmazione al Metropolis da giovedì 17 a domenica 20. L'incontro sarà moderato dal critico perugino Simone Rossi.

Il film del romano Massimiliano Bruno, “Non ci resta che il crimine”, è uscito da appena una settimana ed è subito balzato in cima alla classifica dei film più visti. Bruno, dopo una lunga attività teatrale e due ruoli memorabili nelle migliori serie televisive prodotte ultimamente in Italia (L'ispettore Coliandro e Boris), esordisce al cinema nel 2011 con Nessuno mi può giudicare, commedia riuscitissima con Paola Cortellesi e Anna Foglietta. Questa è la sua sesta regia che lo vede collaborare ancora con alcuni dei più talentuosi attori italiani (oltre a Tognazzi e la Pastorelli nel film ci sono anche Alessandro Gassmann, Marco Giallini e Edoardo Leo). 

Gianmarco Tognazzi e Ilenia Pastorelli sono tra i volti più noti del cinema italiano. Una lunga carriera iniziata presto per il primo, figlio dell'indimenticabile Ugo Tognazzi, che lo ha visto collaborare con mostri sacri come Mario Monicelli e Woody Allen; più breve ma folgorante il percorso verso il successo professionale per la Pastorelli, giunta alla notorietà nel 2011 con la partecipazione al Grande Fratello e soprattutto con l'esordio nel cinema col film Lo chiamavano Jeeg Robot insieme a Claudio Santamaria e Luca Marinelli per il quale ha vinto il David di Donatello per la migliore attrice protagonista. Per lei anche un ruolo da coprotagonista in Benedetta follia insieme a un mostro sacro come Carlo Verdone. 

Roma, 2018. Tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo, decidono di organizzare un "Tour Criminale" di Roma alla scoperta dei luoghi che furono teatro delle gesta della Banda della Magliana. L'idea, ne sono convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d'epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta…sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati negli anni Ottanta nei giorni dei gloriosi  Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all'epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. Per non parlare dell'incontro con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di riscatto oppure…

 

Condividi