“Ribellarsi non solo è giusto ma è diventato un vero e proprio dovere civico per i ternani” è il commento di Gino Venturi,  segr. generale della UIL di Terni alla notizia che il Consiglio Regionale dell’Umbria ha ieri bocciato persino l’emendamento n.1054 che  esprimeva “la convinzione che, nel caso in cui la legge di conversione del decreto sopra richiamato confermi l’abolizione della Provincia di Terni, le sedi legali delle nuove aziende unità sanitarie locali debbano essere individuate nelle città più grandi dal punto di vista demografico”.
Insomma a Terni neanche la sede ASL, neanche se dovessero portare via la Provincia. Una posizione che non trova alcuna giustificazione, sotto qualsiasi angolatura la si guardi.
E’ francamente troppo, dopo gli schiaffi già presi da una Regione matrigna che ci lascia solo la Tevere-Nera e gli inceneritori ma ci porta via la Facoltà di Scienze Politiche, lascia solo noi senza una struttura ospedaliera adeguata,  ci umilia da anni.
La UIL Sindacato dei cittadini ritiene che si debba dare voce ai cittadini e promuovere una forte ed incisiva mobilitazione cittadina e per organizzarla indice presso la propria sede in via Pacinotti 34 un’assemblea pubblica per le ore 16,30 di venerdì 16 novembre.

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