PERUGIA - L'auto che guidava in stato di ebbrezza alcolica e senza avere mai conseguito la patente si erascontrata con uno scooter, provocando la morte del diciassettenne Riccardo Fiaschini: per questo un romeno di 47anni e' stato condannato oggi a cinque anni di reclusione per omicidio colposo (con violazione delle norme del codice della strada) dal giudice unico del tribunale di Perugia, che ha anche disposto l'espulsione dello straniero, inviando gli atti alla questura per eseguire il provvedimento.

L'incidente era avvenuto il 13 luglio del 2009 nella zona di Todi. Provocando anche il ferimento di un quindicenne che era con Fiaschini sullo scooter.

Oggi il giudice ha anche deciso un risarcimento di 660 mila euro ai genitori della vittima, Marcello Fiaschini e Gabriella Sensini, parte civile nel processo con gli avvocati David Zaganelli e Giovanna Bagianti.

"Oggi - hanno sottolineato i due  dopo la sentenza - il tribunale di Perugia ci ha dato un segno concreto di giustizia. Non abbiamo mai accettato la tesi che nostro figlio fu causa della sua morte con la sua condotta di guida. Non l'abbiamo mai fatto, e avevamo fin dall'inizio il dovere di farlo, in quanto l'investitore di nostro figlio fu trovato alla guida in stato di alterazione alcoolica, senza avere mai conseguito la patente di guida e senza avere mai stipulato un contratto di assicurazione".

"Abbiamo motivo di ritenere - sottolineano ancora i genitori di Riccardo Fiaschini - che con la condanna sia stato fugato ogni dubbio sulla correttezza di guida di nostro figlio, il quale il 13 luglio del 2009 ha incontrato la morte non per colpa sua. La sentenza del  Tribunale di Perugia ci ha ridato giustizia, per noi rappresenta una vittoria morale, e, per quanto possibile, ci ha ridato un po' di serenita' in quanto l'esito del processo e' una vittoria morale anche di Riccardo".

I suoi genitori si augurano quindi che "questa sentenza possa servire a velocizzare l'iter di approvazione della legge sul reato di omicidio stradale". "E' stato possibile raggiungere il risultato odierno - hanno proseguito - anche perche' le forze di polizia (i carabinieri - ndr) che intervennero sul luogo del sinistro mortale ebbero a girare un filmato nell'immediatezza dei fatti: e grazie alle risultanze di questo filmato abbiamo
potuto dimostrare che nostro figlio non mori' per colpa sua".

Marcello Fiaschini e Gabriella Sensini ringraziano "per il risultato conseguito gli avvocati
David Zaganelli e Giovanna Bagianti, e il consulente tecnico ingegner Francesco Vescarelli". "I quali tutti - hanno concluso i genitori dello studente - hanno sempre creduto nelle certezze di noi genitori".

Condividi