PERUGIA – L’accertamento e la riscossione dei tributi locali incidono in modo rilevante nei rapporti tra cittadino ed Istituzione locale. Impostare correttamente il procedimento accertativo, in termini di efficienza e trasparenza, aumenta il rapporto di fiducia tra contribuente ed Ente impositore.

La centralità dell’atto impositivo sia dal punto di vista formale che sostanziale, anche alla luce della recente giurisprudenza di legittimità, è stato il tema al centro del seminario “L’avviso di accertamento dei tributi locali: redazione forma e contenuto” organizzato oggi a Villa Umbra dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Sotto la lente il procedimento accertativo, il rapporto tra Ente impositore e contribuente, la forma, motivazione e notifica dell’atto impositivo, il regime sanzionatorio. Argomenti approfonditi da Antonio Chiarello, avvocato tributarista, patrocinante in Cassazione.

“La tematica dell’avviso di accertamento dei tributi locali è d’interesse generalizzato – ha dichiarato l’Avvocato Chiarello – nel senso che un atto redatto con contenuti essenziali ben evidenziati e con una motivazione esaustiva e convincente facilita il rapporto fra il destinatario dell’atto, il contribuente, e l’Ente impositore, anche in prospettiva di una eventuale verifica della pretesa tributaria nell’esercizio degli strumenti deflattivi del contenzioso”.

Il corso, che ha registrato la partecipazione di revisori dei conti, funzionari ed operatori di Uffici tributi e finanziari di Enti locali e società partecipate, è stato accreditato per la formazione continua degli OIV, gli Organismi Indipendenti di Valutazione della performance.

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