PERUGIA - “Cronaca di due ferimenti annunciati”: potrebbe essere questo il titolo per i fatti che si sono verificati oggi, 25 settembre, al Tribunale di Perugia. Da anni la Rsu e le sigle regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl denunciano la situazione di rischio in cui si trovano i lavoratori degli uffici giudiziari di Perugia. Soltanto Procura e Corte di Appello sono dotati di tornelli e metal detector, mentre l’infelice scelta di dislocare gli uffici giudiziari in varie zone della città aggrava notevolmente la tenuta dei livelli di sicurezza, in quanto rende dispendioso e difficoltoso controllare tutte le sedi.

Ciò che è accaduto qualche anno fa negli uffici della Regione Umbria e i gravi fatti del Tribunale di Milano, così come episodi accaduti nei Comuni, nei Centri per l’Impiego o all’Inps, avrebbero dovuto far riflettere. Si sarebbe dovuto tenere conto che uffici come il Tribunale Fallimentare, nonché la Sezione Civile, per le delicate materie di cui si occupano (interdizioni, inabilitazioni, separazioni, divorzi) sono sottoposti a forti rischi, così come l’Ufficio Notificazione Protesti e il Giudice di Pace. La realtà è che tutti gli uffici frequentati da un'utenza che può versare in particolare stato di disagio sociale ed economico sono a rischio.

Le organizzazioni sindacali dell'Umbria esprimono solidarietà ai lavoratori colpiti, magistrati e personale amministrativo, e chiedono ai datori di lavoro (Stato, Sindaci, amministratori regionali....) di dare piena e totale attuazione alle norme sulla sicurezza. I sindacati metteranno in campo tutte le iniziative necessarie per garantire un diritto fondamentale nel rapporto di lavoro, ovvero la sicurezza personale nello svolgimento della propria prestazione lavorativa. 

 

 

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