PERUGIA - Il Fondo regionale trasporti è finanziato da un trasferimento alla regione del Fondo nazionale cui si aggiungono  una quota del bilancio regionale e contributi dei Comuni per servizi aggiuntivi di interesse locale.

L’assessore regionale della "nuova" Giunta ha pensato bene di avanzare una proposta che ha dell'incredibile: annullare la quota regionale e finanziare il fondo solo con il trasferimento statale e con i contributi comunali. Insomma vuole fare cassa per la Regione risparmiando sui trasporti pubblici: un servizio che è stato sempre garantito per i cittadini, finora. 

E' evidente che la conseguenza di questo taglio di risorse si tradurrà in taglio dei servizi ai cittadini, aumenti delle tariffe e anche nella riduzione (se non  eliminazione) di posti di lavoro. 

Il TPL (Trasporto Pubbico Locale) in Umbria non gode affatto di buona salute: è insufficiente sia per il numero dei passeggeri trasportati sia per il servizio fornito. E infatti l’Umbria è tra i primissimi posti in Italia per spostamenti su auto private, come si vede dalla congestione del traffico nelle città e dagli intasamenti sulle principali tratte stradali urbane ed extraurbane. 

Il governo regionale dovrebbe pensare all’efficientamento del TPL invece che a ulteriori tagli e riduzioni, accompagnati da aumenti dei biglietti. Della serie: meno servizi e più costi. E' una politica miope che non tiene affatto conto dei bisogni dei cittadini.

Ricordiamo che per molto meno in Francia e in Cile sono accadute sommosse popolari. Gli umbri sopporteranno queste scelte dissennate? Questo è il regalo che la giunta della legista Tesei fa agli umbri per il nuovo anno?. Promettevano meraviglie col nuovo governo regionale. Tanto tonò che piovve. Diamoci una smossa tutti. Il sindacato brontola, i cittadini si facciano sentire.*

Sinistra Civica Verde

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