Siamo al quinto giorno consecutivo di presidio davanti ai cancelli della Trafomec di Tavernelle da parte degli ex lavoratori che protestano per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti. Anche oggi, 7 febbraio, circa 30 operai, attualmente in mobilità con assegni inferiori agli 800 euro mensili, stanno presidiando i cancelli. “Continuano a farlo – spiegano i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Ugl metalmeccanici che li affiancano nella mobilitazione – perché chiedono di avere tutte le spettanze previste dall’accordo, che diventano ogni giorno più vitali per la sopravvivenza delle loro famiglie”.

Intanto, in un comunicato diramato ieri, 6 febbraio, l’azienda Trafomec Europe ha preso le distanze dalla vicenda, tirandosi fuori e rimettendo tutte le responsabilità alla vecchia proprietà. “Un atteggiamento inspiegabile ed irresponsabile – commentano le organizzazioni sindacali – che finge di non tenere conto degli accordi pregressi, dei tavoli regionali, dei numerosi incontri e delle dichiarazioni rilasciate in ogni dove sulla volontà di farsi carico di quanto legittimamente rivendicato dagli ex dipendenti”.

“Ancora una volta – concludono i sindacati – richiamiamo l’attenzione delle istituzioni, Regione in primis, su questa vicenda ormai drammatica, che non riguarda soltanto i 60 ex dipendenti e le loro famiglie, ma un intero territorio, il cui destino è legato a doppio filo al futuro della Trafomec e dunque al rispetto degli accordi presi”. 

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