TURISMO A TODI: INFANTILE SBRODOLARSI CON CINQUE MILONI DI ITALIANI IN GIRO
In occasione di ponti e feste comandate a Todi si riaccende il dibattito sulla bontà dell'operato dell'amministrazione comunale. Con un ponte di quattro giorni, temperature primaverili (alla faccia degli speculatori del caro bollette) e cinque milioni di italiani a spasso per il Belpaese, ha buon gioco il Primo cittadino nello sbrodolarsi, avocando alla sua gestione meriti sul numero di turisti che hanno visitato Todi in queste ultime ore.
Attendiamo i numeri sugli arrivi e sulle presenze, ma se i dati si attestano in linea con quelli delle ultime rilevazioni la città ha ben poco da sorridere: spendiamo come Foligno a abbiamo i numeri della Valnerina.
A fronte delle risorse ingenti investite per la "promozione turistica", degne di una città con almeno il doppio dei residenti, ben altro dovrebbe essere l'impatto turistico sia per quanto riguarda i numeri assoluti, sia per la continuità dei flussi (ci vediamo il prossimo fine settimana).
Lo stesso Corriere dell'Umbria, ben lontano dall'essere organo di propaganda delle sinistre, cita il ponte come causa dell'assalto dei turisti all'Umbria e menziona Assisi e Spoleto come mete preferite. Evidentemente a Todi, al netto degli scendiletto che aprioristicamente venerano la giunta comunale, il dilemma tra "chi c'è o ci fa" viene risolto dall'essere i governati o i governanti.
Certo che se la città si riempie quando tutte le altre città si riempiono, risparmiare qualche risorsa per far fronte ai problemi che famiglie e imprese saranno chiamate ad affrontare nell'inverno imminente sarebbe cosa buona e giusta. Ma si sa, a Todi la "vita è bella" e #icazzisotuttiinostri, mica di chi ci governa.
#lavitaebella #todiospedalenonha #nonchannocolpaloro #menocolettopiupostiletto
 

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