Mostre di pittura, di fotografia e di arte su vetro, accompagnate da autografi di Ungaretti, proiezione di films e documentari, presentazione di un volume sulla scoperta della prima bandiera mercantile albanese del 1914 e di due importanti opere della professoressa Lucia Nadin dell’Università di Venezia, già lettore all’università di Tirana: gli “Statuti della Città di Scutari”, straordinario documento giuridico del XIV secolo, e “La Chiesa di San Sebastiano a Venezia”, in cui gli affreschi del Veronese sottolineano il grande ruolo svolto dall’Albania nella seconda metà del Trecento, a difesa dell’Europa e della sua civiltà. Verrà celebrato così, in anticipo sulla data canonica del 28 novembre, il 3 e 4 novembre a Todi, presso il Palazzo del Vignola, il Centenario della proclamazione dell’indipendenza dell’Albania dell’Impero Ottomano.

 

   L’iniziativa (illustrata stamani a Perugia presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini) è nata da una proposta di Paolo Foresti, che fu ambasciatore a Tirana negli anni cruciali dal 1993 al 1998, e da “Marte Associazione Onlus”, che a Todi gestisce il Palazzo del Vignola, nel comune intento, attraverso un nuovo “format” chiamato “Caravanserraglio/ Nomadismi e soste culturali/ Todi crocevia dell’arte contemporanea”, di riflettere in questa occasione sulle radici storiche comuni fra l’Italia e l’Albania. “Radici fortissime – ha spiegato stamani Paolo Foresti, nel corso della conferenza-stampa cui hanno partecipato il sindaco di Todi Carlo Rossini e il responsabile di “Marte onlus” Francesco Tofanetti -, se si pensa che, nel corso dei secoli, si sono verificate in Italia consistenti migrazioni dall’Albania, che hanno lasciato tracce in molti cognomi, come ad esempio, per citarne di famosi, Gramsci e Craxi”.

 

   Perché Todi come luogo per celebrare il centenario? “Perché la città umbra – ha risposto Foresti – è stata una delle primissime in Italia a recarsi in delegazione in Albania fin dal 1992, anno delle elezioni parlamentari. Il Liceo Jacopone da Todi si è gemellato con il museo di Scutari, senza dimenticare che alcuni liceali albanesi sono stati ospitati da famiglie di Todi, e che a Todi esiste, come in Umbria, una cospicua comunità albanese”.
Tanto più importante, dunque, far vedere di che pasta e di che spessore culturale è fatta l’Albania, anche ai fini dell’integrazione e della messa da parte di stereotipi negativi mutuati dalla cronaca (“fisiologici – ha precisato l’ex-ambasciatore – a tutti i fenomeni migratori”), non soltanto – ha sottolineato Foresti –, guardando al passato storico, ma anche alle manifestazioni dell’oggi, che parlano di un’Albania moderna e vivace dal punto di vista culturale.

 

   “Anche questa iniziativa di celebrazione del centenario dell’indipendenza albanese – ha commentato il sindaco di Todi Carlo Rossini – è la prova del ritrovato fermento culturale della della città, con il Palazzo del Vignola che, grazie a ‘Caravanserraglio’, è tornato ad essere un luogo di cultura e di eventi. Queste attività – ha proseguito Rossini – proiettano Todi in una dimensione internazionale, votata all’integrazione e alla sintesi di diverse culture. Non dobbiamo dimenticare che tutto ciò ha anche risvolti concreti, se si pensa che su 17 mila abitanti sono ben 1800 i cittadini stranieri a Todi. Stiamo strutturando – ha aggiunto il sindaco – il programma di attività per il 2013, e il Palazzo del Vignola deve diventare un luogo di elaborazione costante, una sorta di laboratorio continuo ed aperto sul nuovo”.

 

   Alle celebrazioni del centenario sarà presente una delegazione albanese di alto profilo, composta dalla presidente del Parlamento Josephina Topalli, dal ministro per l’integrazione europea Majilinda Bregu e dal presidente della Commissione Società e Salute del Parlamento Tritan Sheu. Ci saranno – ha annunciato Paolo Foresti – anche il rettore dell’Università di Valona Qemal Vlora e l’Ambasciatore di Albania a Roma Llesh Kola.

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