di bnc

PERUGIA - Il primo giorno dei ticket sui farmaci - imposti dal Governo alla Regione per fare cassa per via della crisi finanziaria del Paese - non è stato indolore, anzi. Nelle farmacie di Perugia, Terni e Foligno sono sfilati molti anziani e cittadini comuni per acquistare medicinali come sempre. Ma nella stragrande maggioranza dei casi erano sprovvisti dell'Isee, ovvero il documento che certifica reddito familiare e individuale, che consente di capire qualche tariffa aggiuntiva mettere sul contro dei farmaci a secondo delle fasce di reddito.

E così anche coloro che hanno meno di quei 36mila euro all'anno - la soglia di esenzione prevista dalle nuove norme regionali - hanno dovuto pagare il ticket. Praticamente chi ha fatto ad oggi l'Isee sono soprattutto quei genitori che hanno i figli nelle scuole - dove è richiesto per le rette - o nelle università. Tutti gli altri, ora, dovranno perdere una giornata da commercialisti o Caf per realizzarlo. In caso contrario non potranno godere o dell'esezione o delle fasce di pagamento più basse. I farmacisti sono stati costretti a dover spiegare praticamente tutte le nuovo norme ai loro clienti.

 

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