di bnc

PERUGIA - Alle 12 è previsto l'inizio della riunione di Giunta straordinaria guidata dal Presidente Catiuscia Marini per definire le nuove modalità di ingresso del mini ticket imposto dal Governo con una legge dello Stato a cui le regioni si devono almeno attenere da un punto di vista di principio. La Regione però, considerando iniquo e ingiusto socialmente, il nuovo balzello ma deciso almeno di porre degli adeguamenti che vanno incontro alle tasche dei redditi più bassi dell'Umbria.

In attesa della comunicazione ufficiale, ci sono già le prime indiscrezione uscite dagli uffici regionali che hanno elaborato il piano: il ticket riguarderà le seguenti prestazioni: acquisto dei farmaci, visite specialistiche e diagnostiche (solo risonanza e tac). Il pagamento riguarda le fasce di reddito che vanno da 36 a 70 mila euro (1 euro a confenzione dei farmaci e 2 euro per ogni ricetta); da 70mila a 100mila (due euro e altri 4 euro) dai 100mila in su (3 euro più altri 6). Per quanto riguarda la vistia specialistica si va, con le stesse fasce di reddito, da 5 a 15 euro in più. Tutti i cittadini umbri sotto i 36mila euro saranno esentati.

Esentato dal ticket chi ha un reddito annuo inferiore a 36.000 euro o è escluso per patologia

Dovrebbe essere comu nque confermato il quadro descritto ieri a Firenze allprché le Regioni Toscana, Emilia Romagna e Umbria, hanno presentato il loro piano di rimodulazione che si baserebbe sui seguenti punti:

- Un piano grazie al quale c'e' ''una distribuzione piu' equa del ticket, ma il danno rimane''. I cittadini, ''non appena la delibera approvata oggi sara' recepita dal sistema delle farmacie, dalle aziende e dai medici'', se non sono esclusi per patologia o perche' con reddito inferiore a 36 mila euro, dimostrabile anche con l'autocertificazione o l'Isee, pagheranno da uno a tre euro per i farmaci (fino a massimo di 6 euro per ricetta).

- Per quanto riguarda la specialistica Emilia Romagna, Toscana e Umbria hanno previsto una revisione del tariffario con valore della ricetta superiore a 10 euro a 5 euro per i redditi tra 36 e 70 mila euro, a 10 euro per redditi da 70 e 100 mila, e a 15 euro oltre 100 mila.

- sempre secondo reddito sarebbero previsti ticket aggiuntivi di 10, 24 e 34 euro per la Tac e la risonanza magnetica. La soluzione trovata da Toscana, Emilia e Umbria non potra' essere applicata in tutta Italia, ''alcune Regioni avevano gia' il ticket sui farmaci'' ha spiegato Errani ricordando che, ad esempio, Piemonte e Lombardia hanno gia' provveduto a rimodularlo e altre ancora, quelle che non l'hanno applicato secondo le indicazioni del Governo, ''stanno valutando cosa fare''.

- Il piano di rimodulazione deve essere ''approvato dal Governo ma credo e spero non ci saranno problemi - ha aggiunto Errani - visto che noi rispettiamo l'idea di copartecipazione prevista dalla Finanziaria 2007''. -

''Abbiamo voluto fare una manovra che desse il segnale che vogliamo tutelare le fasce piu' deboli'' ha aggiunto Rossi che, con Errani e Tomassoni (presenti anche gli assessori alla salute di Toscana e Emilia, Daniela Scaramuccia e Carlo Lusenti), respinge le eventuali critiche che potrebbero venire alle ''Regioni 'rosse''' di tassare il ceto medio-alto.

- ''Non siamo regioni 'rosse', e' un modo un po' vecchio di leggere la situazione, ma regioni europee - ha detto ancora il presidente dell'Emilia Romagna - e la progressivita', ossia chi ha di piu' paga di piu' e' un principio costituzionale''. ''Non ci stancheremo di dire che, di fronte ad una crisi globale, la Repubblica deve essere in grado di reagire facendo leva su tutte le proprie risorse istituzionali, tra cui le Regioni, che sempre hanno dato prova di grande responsabilita'''.

- Ma se la politica del Governo non compie una svolta - ha concluso Errani -, parlare di federalismo diventa sempre piu' un esercizio retorico, assolutamente astratto''.
 

 

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