“Si prefigura lo scenario peggiore e più devastante per il futuro industriale ed occupazionale dello stabilimento delle Acciaierie di Terni”. È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alle dichiarazioni ed al comunicato emesso oggi dal Ceo di Outokumpu, Mika Seitovirta, in relazione all'evoluzione proprietaria società Inoxum, comprensivo del sito industriale dell’Ast di Terni.
   “Nei giorni scorsi, al tavolo nazionale convocato dal Governo cui la Regione Umbria – afferma Marini – ha partecipato unitamente alle altre istituzioni locali ed alle organizzazioni sindacali, avevamo avuto modo di rappresentare la preoccupazione di un possibile scenario di questo tipo. Oggi il comunicato ufficiale di Outokumpu rende esplicita la volontà della società finlandese di procedere allo smembramento del sito integrato di Terni, che riceve la sua forza industriale ed occupazionale proprio grazie alla complementarietà delle diverse produzioni e dei relativi servizi”.

 

   “Ritengo che non sia più rinviabile da parte del Governo italiano – prosegue la presidente - un’assunzione di responsabilità diretta ed autorevole, sia nei confronti della Commissione Europea, sia nei confronti della società Outokumpu, in merito alle prospettive industriali ed occupazionali dello stabilimento di Terni. Voglio ribadire sin da ora la netta contrarietà della Regione Umbria e delle altre istituzioni locali alla dismissione della parte a freddo della produzione di inox a Terni, della separazione del Tubificio di Terni dal resto dello stabilimento industriale, lasciando ad un destino incerto la sola produzione dell’acciaio. Peraltro la proposta di Outokumpu contiene anche lo smontaggio dell’impianto più moderno ed efficiente ed il suo trasferimento fuori dall’Italia”.

 

   La presidente Marini aggiunge poi di non sentirsi nemmeno rassicurata “da cosa si intende fare sugli impianti di Krefeld e Bochum e  in Germania, che potrebbero diventare  - una volta separato lo stabilimento di Terni dal resto della società - concorrenti ai danni della stessa industria siderurgica italiana, e quindi di Terni”.
   “Questa mattina – aggiunge - ho richiesto formalmente al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti ed al Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera un incontro immediato a nome di tutte le istituzioni umbre al fine di attivare una azione decisa e pressante, volta a fermare il disegno del gruppo Outokumpu che si profila unicamente ai danni del sito integrato di Terni”.

“Sin da domani avvieremo incontri con le organizzazioni sindacali ed i lavoratori, consapevoli che occorre una azione unitaria, ferma e decisa nell’obiettivo di salvaguardare l’integrità, la qualità e l’occupazione della più grande industria della nostra regione e – conclude Marini - uno degli impianti di produzione industriale strategica dell’Italia”.

 

Di seguito, ecco la lettera che la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha inviato stamani al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti e al ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera.

 

“Il comunicato reso noto da Mika Seitovirta, CEO di Outukumpu, relativamente alla evoluzione proprietaria della società Inoxum comprensiva dello stabilimento Acciai Speciali Terni, del Tubificio di Terni e del Centro Servizi, prefigura lo scenario peggiore e da scongiurare immediatamente in quanto cancellerebbe la prospettiva industriale ed occupazionale del sito industriale ternano.
La Regione Umbria e le istituzioni locali, così come le forze economiche e sociali, hanno già rappresentato la necessità di un’azione incisiva e diretta del Governo nei confronti di Outukumpu, volta a salvaguardare un’industria strategica e di qualità e con significativa occupazione come quella dell’AST di Terni.
La situazione che si sta determinando sul territorio e in fabbrica è di forte tensione e preoccupazione, in quanto la comunicazione effettuata questa mattina da Outukumpu delinea lo scenario più inquietante rendendo esplicito lo smembramento del sito integrato di Terni con evidente danno alle sue prospettive industriali future, prevedendo persino lo smontaggio dell’impianto più moderno ed efficiente ed il suo trasferimento in Finlandia.
Con la presente sono a richiedere un incontro urgente a nome di tutte le Istituzioni locali dell’Umbria affinché sia possibile un’azione decisa e di concerto, finalizzata alla salvaguardia di una grande e strategica industria italiana, della sua occupazione e soprattutto delle prospettive future.
Rimanendo in attesa di un urgente riscontro, invio i miei più cordiali saluti”.

 

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