TERNI – "Un rinvio a giudizio non è una condanna e le notizie che oggi arrivano dal tribunale di Terni ci trovano sereni e intenzionati a seguire il percorso già condiviso e definito nei giorni scorsi: dimissioni del sindaco e apertura di una nuova fase per la città solo dopo il ricorso sul piano di riequilibrio, fondamentale per cercare di scongiurare effetti nefasti per la città e per i cittadini, come impennata delle tasse e del costo dei servizi e blocco dei mutui. Il rispetto per le istituzioni e per le comunità che queste sono chiamate a guidare implica anche il rispetto per l'orientamento garantista sancito dalla Costituzione, dovrebbe rifuggire le speculazioni elettorali e venire prima degli interessi particolari. Più di altri, in questo momento, hanno dimostrato il proposito saldo di mettere la salvaguardia delle istituzioni davanti all'interesse del proprio partito i rappresentanti del Pd, al quale, per altro, invitiamo ad aderire quanti sono interessati a partecipare al dibattito interno e a discettare sul suo funzionamento e organizzazione. Ribadiamo, infine, il nostro sostegno al sindaco e alle persone coinvolte nell'inchiesta, che siamo certi sapranno chiarire la propria posizione, e evidentemente il nostro rispetto per la magistratura”. Così, in una nota, il responsabile enti locali del Pd Umbria Andrea Pensi e i segretari provinciale e comunale del Pd Terni Carlo Emanuele Trappolino e Jonathan Monti.

 

Condividi