TERNI - I problemi legati al traffico, a Terni, vanno ben oltre l’annosa questione della riapertura o meno della Ztl. Le note criticità ambientali in cui versa la città dell’acciaio obbligano infatti a porre l’attenzione anche su un altro tema, ovvero quello dei tanti mezzi pesanti che, quotidianamente, entrano ed escono dalla città, contribuendo in modo anche sensibile al congestionamento del traffico cittadino, con relativo aumento di inquinamento.

Un argomento particolarmente caro alla Cgil di Terni e alla Filt Cgil Umbria, la categoria che per la Cgil organizza i lavoratori dei trasporti. Entrambe ribadiscono infatti da tempo la necessità di far fronte al problema.

«La prima volta che abbiamo puntualizzato una nostra posizione in merito ai circa 500 tir che ogni giorno transitano verso le aree industriali di Terni, in entrata e in uscita – si legge in una nota congiunta di Cgil Terni e Filt Cgil Umbria – lo abbiamo fatto in un’iniziativa pubblica il 17 ottobre 20178, alla presenza del segretario nazionale Cgil Maurizio Landini e di quello Filt, Giulia Guida. Un tema, quello della necessità di ridurre il traffico legato alle aree industriali cittadine, che per la nostra elaborazione è centrale al punto da averlo ripreso e inserito tra le nostre proposte programmatiche sia nel documento “Gli Stati Generali del Lavoro”, presentato alla città insieme alla Cisl il Primo Maggio scorso, dove facciamo anche una serie di proposte concrete in merito, sia nel documento conclusivo del congresso provinciale della Cgil di Terni, appena concluso».

«Ora – prosegue la nota – anche alla luce di quanto emerso nelle recenti iniziative pubbliche organizzate dalla Fondazione Veronesi e dal Comune di Terni sullo studio SENTIERI, riteniamo sia urgente chiudere quanto prima la stagione degli annunci per dare concretezza alle nostre proposte e aggredire questo problema. Per questo come Cgil proponiamo una conferenza territoriale su lavoro, ambiente e mobilità».

Filt Cgil Terni

 

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