"La recente delibera regionale del 23 ottobre, riguardante la proposta del Piano d'Ambito dell'ATI 4 - si legge in un comunicato stampa congiunto dei Rifondazione Comunista e Italia dei Valori di Terni - invita a modificare il Piano, prevedendo sia l'anticipazione della riorganizzazione del servizio di raccolta al 31 dicembre 2014 anziché alla fine del 2015, sia l’ipotesi di attivare il servizio di incenerimento della frazione secca residua qualora le verifiche tecniche di trattamento e recupero alternative all'incenerimento dessero esito negativo. La delibera motiva tale decisione con la difformità che il Piano d'ambito dell'ATI 4 presenta rispetto al piano regionale dei rifiuti del 2009. La federazione di Rifondazione Comunista e l’Italia dei Valori di Terni ritengono tale atto sbagliato ed inaccettabile, dal momento che il Piano Regionale di riferimento è di fatto superato sia per le nuove disposizioni di legge comunitarie nell'ambito dei rifiuti, sia per i limiti del Piano stesso, che mostra gravissime carenze nella previsione dei flussi, nell'impiantistica e nella tempistica, sia per il mutato quadro di riferimento umbro. È il Piano Regionale che deve essere completamente riscritto, non il Piano dell'ATI 4".

 

"Il Piano dell'ATI 4 - continua il comunicato - rappresenta una posizione avanzata rispetto al piano regionale, conquistata in seguito al confronto ed alla massiccia partecipazione dei cittadini, che hanno mostrato sul tema dei rifiuti una coscienza ambientalista ed un' interesse superiori al livello medio del quadro politico locale. D'altronde il processo partecipativo fa parte della Valutazione Ambientale Strategica, prevista dallo stesso Piano Regionale, e la decisione della Giunta regionale sconfessa di fatto la richiesta di migliaia di cittadini ternani, che si sono mobilitati in questi mesi ed hanno firmato una petizione tesa a scongiurare il ritorno all'incenerimento dei rifiuti nella conca ternana".

 

"Non vorremmo che - conclude il comunicate di Prc e Idv - a fronte delle difficoltà nel rispettare un Piano regionale ormai fallito nelle sue previsioni e nella sua realizzazione, si prospettasse l'ipotesi di lasciare aperta a Terni la strada dell'incenerimento, da percorrere non appena si procederà, con l'istituzione dell'AURI, a regionalizzare in un unico ambito le politiche di gestione dei rifiuti: un'eventualità che riporterebbe le lancette del tempo indietro, a cui ci opporremo con tutte le nostre forze. Il Piano d'Ambito dell'ATI 4, già votato all'unanimità dall'Assemblea dei Sindaci e da molti consigli comunali della Provincia, rappresenta solo al prima tappa di un percorso virtuoso, che prevede il recupero ed il riciclo massimo dei rifiuti, e l'abbandono definitivo dell'incenerimento. Il piano, semmai, è ancora troppo poco incisivo su i temi della differenziazione dei rifiuti, della loro riduzione alla fonte, nonchè del loro riutilizzo, ed è in questa direzione che vanno compiuti i passi successivi. Il PRC e l’IDV di Terni pertanto invitano il Sindaco ed il Consiglio Comunale di Terni ad approvare in tempi ristrettissimi il Piano d'Ambito, mantenendolo nelle sue forme attuali, ed a richiedere alla Regione ed alla Presidente di rispettare la volontà di migliaia di cittadini umbri".

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