TERNI - Dal 22 gennaio, ogni lunedì e martedì fino al 31 marzo, scatta a Terni il divieto di riscaldamento domestico con i camini: ad introdurre il provvedimento, il primo in Umbria ma in linea con quelli assunti da altre amministrazioni del nord Italia, è stato il Comune nell'ambito della lotta alle Pm10.

Il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha infatti firmato un'ordinanza in cui, oltre a quello dei camini, viene vietato anche l'uso di stufe e caldaie alimentati a legna, pellet o cippato che non rispettano determinate prestazioni minime in termini di emissioni. Fatta eccezione dei casi in cui questi impianti costituiscono l'unica fonte di riscaldamento presente.
Il divieto si applicherà nelle zone del territorio comunale al di sotto di 300 metri di quota, quindi non riguarderà le frazioni di Cesi, Miranda, Marmore, Piediluco e la Valserra.
"Si tratta di una misura introdotta per tutelare la salute dei cittadini, nel rispetto del Piano regionale della qualità dell'aria" ha spiegato il sindaco.

 

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