La CGIL di Terni esprime grande preoccupazione per le ricadute del Decreto Legge n. 95 riguardante la revisione della spesa pubblica.
Alcuni provvedimenti assunti nell’ultimo anno dal Parlamento, sono stati dettati dalla duplice esigenza di “fare cassa” e di soddisfare quella parte di anti-politica crescente. A questa insofferenza si sta rispondendo con uno smantellamento del sistema pubblico senza un disegno organico di vere riforme. La CGIL ha sempre sostenuto la realizzazione di un assetto statale decentrato e policentrico basato sul regionalismo solidale nel quale fosse chiaro e delineato il concetto di “sistema”. Non istituzioni scollegate fra loro ma un assetto che avesse al centro il cittadino e il territorio. La CGIL di Terni è impegnata oggi a costruire un percorso di riforme necessario per  salvaguardare l’identità dell’Umbria, il protagonismo delle città per un reale processo di integrazione della Regione, non si può non cogliere però, la miopia di una scelta, che, nel solo rispetto dei parametri indicati, non da conto né rende giustizia di una regione con due province con storie e vocazioni economiche differenti ma dentro la condivisione  dell’Italia mediana.

D’altro canto la nostra regione piccola dentro l’attuale idea frammentata della società, non avrà alcuna possibilità di esistere se non attraverso l’integrazione territoriale dell’Umbria e nel rapporto con le regioni limitrofe. Per questo la CGIL di Terni ritiene indispensabile l’approvazione in Parlamento dell’emendamento all’articolo 17 in cui si sostiene che: “All’esito della procedura non può comunque determinarsi coincidenza tra istituzione regione ed unico ambito provinciale”. La necessaria razionalizzazione delle province non può essere definita in modo asettico sulla base di meri calcoli numerici. Diviene indispensabile avviare un confronto con la regione per cogliere l’obiettivo della permanenza delle province di Perugia e Terni, ogni altra ipotesi diventa puro esercizio di geografia variabile sul quale non è utile esercitarsi perché non supportato dalle norme e dal buon senso.

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