TERNI - Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Terni ha operato un intervento a massa per contrastare i fenomeni di lavoro nero in Provincia di Terni , individuando presso nove imprese e attività commerciali, complessivamente 31 lavoratori non in regola con le norme previdenziali, fiscali e contributive.I lavoratori a nero sono stati sorpresi mentre svolgevano la propria opera irregolare a Terni, Narni, Orvieto, Castel Viscardo, Montecchio, Avigliano Umbro. Coinvolte aziende operanti nel settore della ristorazione, delle costruzioni, autolavaggi, case di riposo, aziende agricole, dei trasporti e perfino una rivendita di giornali.

In particolare, tra le altre irregolarità individuate, presso una azienda agraria sita nell’Orvietano, i finanzieri si sono recati nel corso della attività di raccolta delle olive, accertando la presenza di due pensionati che svolgevano dietro compenso giornaliero l’attività agricola; presso una nota pizzeria ristorante di Terni, le Fiamme Gialle si recavano il sabato a serata inoltrata, individuando un cuoco e due camerieri, quest’ultimi di origine extracomunitaria, nel pieno della propria attività di lavoro svolta senza essere stati regolarmente assunti; trovata inoltre nel corso del controllo in una casa di riposo, una cittadina anch’essa di origine extracomunitaria che svolgeva in nero le proprie mansioni. In questi due casi scattano anche le segnalazioni agli organi sanitari in quanto vengono violate anche le norme sull’impiego di manodopera che deve essere sottoposta a controlli igienico-sanitari.

Peraltro proprio l’individuazione di lavoratori non in regola, fa poi scattare nei casi più gravi, anche verifiche più approfondite della Guardia di Finanza sulla posizione fiscale complessiva delle aziende, atteso che se vengono effettuati pagamenti in nero deve di fatto considerarsi la concreta possibilità che anche taluni incassi siano altrettanto in nero.

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