- “Mentre l’Assessore alla Sanità, Luca Coletto e la presidente della Regione, Donatella Tesei si affrettano a gettare acqua sul fuoco prima della manifestazione di sabato 22 a difesa della sanità, dalle pagine de ‘Il Sole 24 Ore’ viene lanciato un allarme rispetto all’ennesimo ‘provvedimento che taglia i diritti e, in questo caso specifico, non solo i farmaci’”. È quanto rilevano i consiglieri regionali PD Simona Meloni (capogruppo), Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Fabio Paparelli.

“Stiamo parlando delle misure urgenti che sono state adottare dalla Giunta Tesei per la razionalizzazione della spesa farmaceutica – spiegano i Consiglieri Dem – definite dalla Segretaria Generale di Cittadinanza Attiva, Anna Lisa Mandorino, una vera e propria 'cattiva pratica', tanto più pericolosa e degna di una attenzione nazionale, perché “altre Regioni potrebbero essere tentate di andare nella stessa direzione”.

“Il provvedimento in questione – aggiungono - finalizzato a fornire una risposta allo sforamento della spesa farmaceutica regionale certificata dalla Corte dei Conti, darà luogo infatti a tagli lineari e al ricorso sistematico ai farmaci a più basso costo terapia, senza tenere conto delle singole patologie”.

“A parità di indicazioni terapeutiche - proseguono - un cittadino umbro si troverà ad avere a disposizione un farmaco di vecchia generazione rispetto ad un altro più innovativo e costoso. Nessun livello di tolleranza o discrezionalità sarà concesso ai medici che, in caso non intendessero allinearsi a questo diktat, rischiano d’incorrere addirittura nel reato di danno erariale”.

“Si agisce, sottolinea la stessa Mandolino nell’articolo, con la leva della minaccia di contestazioni e addebiti, e non con la leva della corresponsabilità e del coinvolgimento delle associazioni dei pazienti che avrebbero avuto tutto il diritto ad essere chiamate ad un confronto sia sul problema, sia sulla soluzione, cosi come prevedono le linee guida del Ministero della Salute in materia di partecipazione. Viene inoltre richiesto che lo stesso principio venga anche applicato alle gare per i dispositivi medici, senza alcun riferimento all’efficacia né a una valutazione personalizzata dei bisogni”.

“Come dimostra quest’ultima trovata della Giunta regionale - sottolineano - l’unico principio che sarà applicato sarà quello del risparmio così come sta avvenendo in tutto il comparto della sanità”. Per i Consiglieri PD “Quella che si sta delineando, giorno dopo giorno, è una situazione davvero preoccupante che stride fortemente con le rassicuranti affermazioni rilasciate giorni fa in conferenza stampa dal duo leghista Coletto e Tesei. La realtà ci restituisce purtroppo un altro scenario, in cui le difficoltà vissute sulla propria pelle, da cittadini e operatori della sanità, vanno oltre le operazioni di marketing compiute sui numeri delle liste d’attesa, oltre le bugie sulle mancate assunzioni, sulla chiusura dei presidi sanitari, sugli investimenti annunciati di là da venire”.

“Quello che resta, al momento - concludono - è l’amarezza di vedere l’Umbria indietreggiare sui diritti, a partire da quello alla salute e per questo è tanto più importante essere sabato in piazza, per riaffermare che è l’ora di smettere di giocare con la vita e la salute dei cittadini e iniziare a riconquistare quel livello di civiltà dei servizi che, in passato, l’Umbria ha sempre saputo assicurare”. 

Fonte acs

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