Super Monti continua l'operazione 'incredibilità', panico nella redazione di Repubblica che non si accorge ancora che il vero problema della speculazione è la Bce. Oggi sul quotidiano di De Benedetti si legge: "sul mercato la tregua è già finita. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi torna a livelli d'allarme. Borse in rosso, pesa il rallentamento della domanda in Cina". A noi invece pare che la tregua non sia mai iniziata e che le cause siano tutte da addebitare al continuo e pensante attacco speculativo che fa il gioco della Bundesbank e della Merkel, che usano la crisi sul debito sovrano per imporre ai paesi periferici le loro politiche di rigore. E' la cannibalizzazione del grande capitale finanziario a guida prussiana su quel che resta delle economie nazionali dei cosiddetti "Piigs".

I dati di ieri (Spread sopra i 500 punti e Btp al 7%) dimostrano sempre di più che le politiche di attacco alle pensioni e ai diritti dei lavoratori servono solo per aumentare i profitti del grande capitale, che ha trovato nell'"incredibile" Super Monti un valido alleato per continuare il 'lavoro sporco' che Berlusconi aveva iniziato sotto dettatura della troika (Fmi, Bce, Ue). Ieri Super Monti ha rassicurato Barroso e Van Rompuy, domani farà lo stesso con la Merkel e Sarkozy. Come si vede ai mercati delle rassicurazioni di Monti non interessa nulla. La speculazione ha mandanti ed esecutori e per fermarla basterebbe fare quello che fanno le banche centrali di tutto il mondo: comprare i titoli di stato direttamente sul mercato primario e a tassi agevolati. La Bce, invece, li compra sul mercato secondario ai tassi già imposti e gonfiati dagli speculatori finanziari. L'aspetto più sconvolgente è che la Bce presta alle banche private, che sono le stesse che poi speculano sui nostri titoli, miliardi di euro. In questo modo il circolo 'infernale' della speculazione va avanti e la 'favola' del dio mercato che va rassicurato attraverso il rientro forzato del debito con misure di austerità viene smentita ogni giorno.

Fonte: controlacrisi.org

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