Strade incompiute: come una galleria della E/78 diventa una segheria abusiva
ROMA – Sa dell’incredibile, ma la storia è vera ed è stata raccontata dal mensile Quattroruote di aprile, da poco uscito in edicola: una segheria abusiva è stata impiantata all’interno di una galleria – si spiega nell’inchiesta dedicata agli sprechi dello Stato nella realizzazione delle strade incompiute nel nostro Paese – di quella che doveva essere la superstrada E78 Fano-Grosseto, “un tratto di strada su cui si sono investiti 230 - 240 miliardi di lire, oggi completamente inutilizzabile”.
E di esempi al riguardo ne fa anche altri, il mensile che si occupa di automobilismo, che assegna però a questo caso “la maglia nera" nella corsa allo spreco delle risorse pubbliche.
Nell’inchiesta si parla di una segheria completa tanto quanto clandestina: “cataste di legna, un'enorme sega circolare, il rimorchio di un piccolo trattore e un nastro trasportatore per caricare i ciocchi tagliati”. La galleria e' inutilizzabile, spiega la rivista, “perché non raccordabile con il tracciato presente, deteriorato dai tanti anni di abbandono e oltretutto non più a norma dopo la tragedia del Monte Bianco che rende inutilizzabili tunnel cosi' lunghi (quasi 6 chilometri) a canna unica”.
La “spiata” a Quattroruote l’avrebbe fatta il presidente della provincia di Pesaro, Matteo Ricci, che avrebbe accompagnato di persona i giornalisti del mensile sul luogo del “crimine”, quel Ricci che, assieme ai presidenti delle Province di Arezzo e Perugia, oltre ad amministratori dei Comuni più direttamente interessati, occupò tempo fa la galleria la galleria della Guinza, pur’essa abbandonata, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e del governo sull’incredibile ritardo accumulato nel completamento dell’arteria trasversale che dovrebbe unire il Mediterraneo al Tirreno.
Venerdì
23/03/12
19:50
Si ma non sono questi sprechi che bisogna guardare,sembra che tutti i guai dell'Italia siano colpa dell'art.18.
Domenica
01/04/12
23:16
Non vedo l'abuso. Il legnaiuolo utilizza qualcosa costruito anche con i suoi soldi in attesa che gli spreconi di stato gli diano la definitiva destinazione. Un intelligente uso temporaneo direi.
nespresso citiz
Venerdì
23/03/12
19:51
Si ma non sono questi sprechi che bisogna guardare,sembra che tutti i guai dell'Italia siano colpa dell'art.18.
Sabato
24/03/12
10:59
Non vedo l'abuso. Il legnaiuolo utilizza qualcosa costruito anche con i suoi soldi in attesa che gli spreconi di stato gli diano la definitiva destinazione. Un intelligente uso temporaneo direi.
Sabato
24/03/12
13:37
Finalmente un idea geniale, intelligente ed utile perchè produce lavoro e reddito. Si dovrebbe estendere a tutte quelle opere pubbliche inutilizzate e fonte di sperpero e di indebitamento.
Forse sarebbe STATO meglio che quello "spione" c'avesse chiamato qualche procuratore della Corte dei Conti a vedere come si sputtanano i soldi degli italiani.
Domenica
25/03/12
10:52
Quante affinità con il Marx che discuteva della legge sui furti della legna? Emanuele