di Nicola Bossi

PERUGIA - Lo stop delle cosiddette "ganasce fiscali" per il ritardo sul pagamento di multe e tasse, previsto a livello nazionale sia dalla maggioranza che dalla minoranza, è stato salutato positivamente da Confesercenti dell'Umbria che ne aveva già messo in evidenza i limiti e i rischi soprattutto a carico delle piccole e medie imprese impantanate nella crisi economica internazionale.  Le ganasce fiscali fermano di fatto - annulando l'assicurazione - i mezzi e le automobili. In Umbria si calcola nei primi sei del 2011: 20mila cittadini sotto provvedimento. 

"La risoluzione approvata unitariamente  alla commissione Finanze della Camera - hannop spiegato i vertici di Confesercenti - accoglie le richieste delle associazioni delle Pmi, tra cui  la nostra categoria, e ferma le procedure dell’irragionevole e forzato prelievo fiscale che spesso comporta la chiusura dell’impresa”. 

Ecco cosa cambia
La risoluzione impegna il governo a ''introdurre elementi di maggiore flessibilità nelle procedure di riscossione coattiva nei confronti di quegli imprenditori chedimostrino di non essere in grado di ottemperare alle scadenze fiscali e contributive per una temporanea difficoltà economica legata alla congiuntura negativa, attraverso un intervento normativo teso a rendere strutturale la possibilita' di concedere al debitore un nuovo piano di rateazione, in caso dimancato pagamento di una o piu' rate determinato da un comprovato peggioramento della situazione di difficolta' economica del debitore stesso''.
Inoltre il governo dovra' rivedere la disciplina della riscossione degli importi ''non significativi'', cioe' inferiori a 2.000 euro, in modo tale che l'agente della riscossione sia ''tenuto semplicemente ad inviare al debitore solleciti dipagamento''.

Maggioranza e opposizione chiedono, poi,all'esecutivo di ''rivedere il meccanismo di espropriazione sugli immobili, elevando a 20.000 euro l'importo al di sotto del quale non e' possibile iscrivere ipoteca ovvero procedere ad espropriazione, prevedendo inoltre che, qualora il debitore risulti proprietario di un solo immobile nel quale abbia la propria residenza l'iscrizione ipotecaria sia necessariamente preceduta dalla notifica di una comunicazione preventiva che assegni al debitore stesso un termine di trenta giorni per effettuare il pagamento,prima che si proceda all'iscrizione del gravame''.

 

LA FINE DI EQUITALIA

Infine, in vista dell'attuazione del federalismo fiscale, la risoluzione chiede al governo ''la riorganizzazione del sistema della riscossione coattiva da parte dei Comuni, verificando in tale contesto l'opportunita' di concentrare l'operativita' diEquitalia sulla riscossione dei crediti di natura tributaria e contributiva, lasciando al sistema della riscossione degli enti locali la competenza in materia di riscossione delle altre entrate di spettanza dei medesimi enti locali''.

 

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