CITTA’ DI CASTELLO - E’ stato un corso nazionale pieno di sorprese per i 70 sommozzatori che hanno partecipato alla giornata di studi sugli squali promossa a Città di Castello da Malakos, la collezione-museo di conchiglie, e dal Circolo sommozzatori Acquarius di Città di Castello. In primo luogo perché al pubblico di scuole, appassionati, esperti e soprattutto composto da 75 istruttori FIAS, la federazione italiana Attività subacquee, è stata proposta dal Centro Squali di Massa Marittina, il più grande d’Europa, una vacanza alternativa a caccia, per ricerca naturalmente, di squali con tutta la famiglia nelle acque lontane dove tali specie vivono e proliferano.

Per Pierluigi Bini, biologo marino al cui pluridecennale lavoro di ricerca si deve la collezione Malakos e direttore della stessa, “gli squali sono i custodi della biodiversità perché garantiscono l’equilibrio della piramide alimentare nei mari. Senza di loro alcuni pesci prenderebbero il sopravvento su altri, alterando un habitat già messo a dura prova dall’uomo”.

Oltre alle prestigiose e numerose presenze, Bini si lascia sfuggire che “A Città di Castello è stata scoperta una nuova specie di conchiglie che presto verrà presentata ufficialmente. Si tratta di un lavoro di equipe in cui il ruolo di altri due colleghi è fondamentale e quindi non voglio aggiungere altro se non che, anche se qui non c’è il mare, il lavoro di ricerca grazie a Malakos continua a pieno ritmo così come quello di divulgazione degli ambienti marini e dei suoi abitanti. Non è questo il momento ma presto però presenteremo alla comunità scientifica il nuovo organismo malacologico ed il suo nome”.

Alla giornata è intervenuto il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli.

 

 

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