di Stefano Vinti

 

Finalmente un barlume di dignità su questa storia dei sondaggi elettorali.  Sono vietati. Non passa giorno che l’opinione pubblica non sia martellata da un nuovo sondaggio, che ovviamente contraddice quello precedente ed è diverso da quello successivo.
Come tutti sanno, ma nessuno dice, esistono sondaggi ‘reali’, che stanno nei cassetti, ben custoditi dai facoltosi committenti, ed altro tipo di sondaggi che vengono dati in pasto al pubblico con il solo scopo di influenzarlo a tutto vantaggio di chi ha pagato per effettuarli.

 

Allora quelli del PD sfornano sondaggi a sostegno della tesi truffaldina del ‘voto utile’, quelli di Berlusconi “siamo in rimonta” e quelli di Monti “senza di me fuori dall’Europa”.
Tutta roba strumentale fatta appositamente per ingannare la gente.
Da oggi, finalmente, siamo senza sondaggi, la legge vieta di renderli pubblici.
Resterà un imponente sistema d’informazione e di comunicazione a favore del ‘montismo’, ovunque collocato (PD, PDL, Terzo Polo), ma c’è ancora la speranza che gli italiani non si facciano ingannare, come fu per il voto referendario. 

 

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