SPOLETO – La Corte dei Conti ha ritenuto infondata anche la richiesta, rivolta dalla Procura all’ex sindaco di Spoleto Daniele Benedetti e con lui l’ex direttore generale del Comune Cerquiglini ed altri sette dirigenti e funzionari, di 4 milioni per danno erariale in relazione al famoso “buco di bilancio”  relativo ai famigerati residui Ici che sono stati quindi definitivamente assolti da ogni addebito al riguardo.

Una sentanza, inoltre, che, ironia della sorte, aggrava ulteriormente la situazione finanziaria del Comune di Spoleto che si è visto addebitare 45 mila euro di spese legali che vanno ad aggiungersi ai circa 40 mila che dovrà pagare in relazione alla precedente sentenza assolutoria pronunciata in Appello relativa alla richiesta restituzione di altri 2,6 milioni di euro, che era stata ritenuta anch’essa infondata.

Si chiude così definitivamente una vicenda politico-giudiziaria che ha influito non poco sugli assetti istituzionali della Città del Festival. Comprensibile quindi la nota velatamente polemica diramata al riguardo dal Senatore ed ex commissrio regionale del Pd Walter Verini che riportiamo integralmente:

«Vogliamo mandare un abbraccio a Benedetti e agli amministratori e dirigenti comunali di Spoleto che hanno visto confermata definitivamente la loro piena correttezza amministrativa nella gestione del bilancio comunale. Abbiamo sempre conosciuto Benedetti come un amministratore e un sindaco capace e motivato, che insieme con la sua squadra di governo della città ha lavorato nell’interesse della comunità spoletina. Questa cosa era nota da sempre. Ora anche un giudizio come questo della magistratura contabile finalmente lo conferma. E siamo certi che Daniele potrà continuare con nuove motivazioni a dare il suo contributo di idee e impegno alla sua città, alla sua regione, al suo partito».

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